martedì 29 luglio 2008

Delocalizzazione del porto romano?



Vertice a Palermo all'assessorato regionale ai beni culturali dopo il ritrovamento delle colonne in marmo dell'epoca romana nei fondali del porto di Sottomonastero di Lipari. Sono intervenuti l'assessore Antonello Antinoro, il sovrintendente del mare Sebastiano Tusa e anche il sindaco di Lipari Mariano Bruno. E si è subito aperto il dibattito su cosa fare: "Lasciare li' il colonnato, sott'acqua, sarebbe un'attrattiva formidabile - ha detto il professore Tusa - però è un'area portuale e allora è probabile che dovremo studiare le misure per la delocalizzazione, un trasferimento come è stato fatto per altri celebri templi" Portarlo via? "Lipari è piena di straordinarie opere - ha risposto l'assessore Antinoro - l'importante è non bloccare i lavori del porto, si possono solo fermare per qualche settimana". Nei prossimi giorni la Sopritendenza metterà in opera le attrezzature per effettuare la stratigrafia dei fondali e delimiterà l'area dell'emergenza archeologica, entro i quali i lavori dovranno essere sospesi, nè potranno attraccare mezzi. Il sindaco Mariano Bruno ha spiegato che "la ditta impegnata nei lavori è disposta a collaborare, a cambiare il progetto, a contribuire al salvataggio dell'opera. Lipari è orgogliosa del ritrovamento, ma chiede il rispetto della sua storia sottomarina e soprattutto chiede che il ritrovamento non significhi il blocco delle attività del porto". Ha concluso l'assessore Antoniro: "Decideremo in una conferenza di servizi".


http://www.bartolinoleone-eolie.it/news/index.htm

Cemento sulle Eolie

Tutto il male possibile si abbatta su chi ha intenzione di distruggere uno degli ultimi paridisi naturali esistenti in Italia, tuttora, ancora, patrimonio dell'umanità. dal blog http://www.beppegrillo.it/

Le Eolie sono bellissime. Le hanno abitate gli dei e le tracce della loro antica presenza si vedono ancora. Gli eoliani non me ne vogliano, ma le isole non appartengono solo a loro. Sono un patrimonio mondiale riconosciuto dall’Unesco. Per questo l’appello che pubblico è per tutti i cittadini del mondo. So che molti eoliani sono emigrati in Australia. Anche voi laggiù, da “Down Under” fatevi sentire. Il nostro ministro dell’Ambiente è pregato di intervenire per guadagnarsi lo stipendio. Il partito del cemento in Italia non deve più trovare sponde o rappresentanza politica. Si sente il bisogno di altro, di spazi, della decostruzione, della demolizione delle seconde e terze case abitate due settimane all’anno. Del recupero del Bel Paese. In alcuni Comuni può costruire solo chi risiede, mi sembra un’iniziativa da copiare. Il blog è a disposizione per una risposta del sindaco di Lipari.

“Caro Beppe, scrivo da Lipari, arcipelago eoliano, a nome di un gruppo di miei concittadini. L'arcipelago eoliano, incluso dall'UNESCO tra i siti del World Heritage e riconosciuto tra i "Patrimoni dell'Umanità" è a rischio ecomostro! E non sto parlando di una villa abusiva o di qualche albergo di troppo... Con la riconferma del sindaco uscente nelle ultime elezioni comunali, c’è il pericolo di una distruzione ambientale e paesaggistica senza precedenti per l'arcipelago. Il sindaco di Forza Italia, Mariano Bruno (già vincitore della bandiera nera di Legambiente) si appresta ad avviare un progetto faraonico: la costruzione di un MEGA-porto, che andrebbe a ricoprire tutta la costa della città storica di Lipari, coinvolgendo una delle baie più belle dell'arcipelago e distruggendola irrimediabilmente. Oltre alla distruzione fisica del borgo marinaro di Marina Lunga, di fronte alla costa si andrebbero a costruire muraglioni alti 4.50 m, che toglierebbero la vista del mare. Il progetto prevede la realizzazione di volumi e superfici in cemento che decuplicherebbero quelle del porto attuale, oltre alla costruzione di un grosso centro commerciale che occuperebbe un tratto di banchina interamente realizzato sul mare. Non si conterebbero poi i danni futuri: nei mesi estivi si concentrerebbero sull'isola centinaia di barche e barchette oltre a navi da crociera, con poco o nullo beneficio per la comunità, ma ovvii danni ambientali, poiché questo determinerà affluenze eccessive. Come se non bastasse, il porto sarà di fatto privato per i prossimi 50 anni, poiché affidato a una società privato-pubblica formata dal Comune di Lipari (con un 30% di partecipazione) e dalla Società Condotta d'Acque spa. Questa privatizzazione comprende anche le strutture portuali commerciali, ovvero la naturale e sostanzialmente unica via d'accesso dell'isola, dove imbarcano e sbarcano navi e aliscafi. Ciò, naturalmente, pone grandi interrogativi: qualsiasi futura spesa relativa alla manutenzione del porto rischierà di riversarsi sulle compagnie di navigazione e, di conseguenza, sulle tasche dei cittadini. Inoltre, questo progetto-scempio viene ideato e realizzato in totale assenza degli strumenti di controllo e tutela, come le prescrizioni del Piano Territoriale Paesistico, che prevede la preventiva stesura di un Piano Regolatore dei Porti, ad oggi mai realizzato. Ed è lecito temere possibili infiltrazioni mafiose. Ricordiamo che le Eolie, caso più unico che raro nel panorama mondiale, sono tuttora a rischio di estromissione dalla lista UNESCO dei Patrimoni dell'Umanità. Riteniamo che questo progetto non sia un fatto locale, ma un problema di carattere nazionale e internazionale; si rende quindi necessaria una campagna informativa che vada oltre la realtà locale ed è per questo che ci siamo rivolti a voi. Noi a Lipari stiamo iniziando a muoverci per cercare di impedire a tutti i costi questo scempio, e stiamo tentando di informare il più possibile l'opinione pubblica...se potete, diffondete la notizia. Abbiamo postato su youtube un video dove ricalcando la presentazione virtuale dello studio di fattibilità della Società Condotte d'Acqua, mettiamo in evidenza le maggiori criticità del progetto. Grazie per la collaborazione, è davvero importante!” . Paolo Ps: è possibile inviare all’UNESCO segnalazioni su beni patrimonio dell’umanità in pericolo a: wh-info@unesco.org

RISPOSTA di Bonelli, capogruppo dei Verdi: "Il Ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio è già intervenuto ed interverrà ulteriormente per quanto riguarda le Eolie, chiedendo l'istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eoliche, strumento necessario per intervenire contro la cementificazione e gli ecomostro. Purtroppo la competenza in materia di urbanistica è della Regione Siciliana. Ma stiamo lavorando duramente per far si che il meraviglioso ecosistema delle isole Eolie sia preservato attraverso l'istituzione di un Parco Nazionale".

Conferenza di servizio sul progetto megaporto

“conferenza di servizi” del 18 luglio 2008. Ci scusiamo con i cittadini di Lipari, che ci hanno accordato la loro fiducia eleggendoci tra i loro rappresentanti presso la più alta istituzione del paese, il Consiglio Comunale. Ci scusiamo perché, in buona fede, eravamo convinti di poter rappresentare le loro istanze, manifestare le loro esigenze, esprimere la loro volontà, in merito alle tante, delicate questioni che investono la vita del nostro comune. Stamattina, invece, abbiamo compreso che la realtà è diversa da come la immaginavamo. Abbiamo scoperto di ricoprire un ruolo privato dell’effettiva capacità di incidere nel dibattito e nelle scelte del nostro paese. E lo abbiamo scoperto presentandoci a una fantomatica “conferenza di servizi” (che è stata definita tale, senza realmente esserlo) o, forse, a una “riunione tecnica”, che di “tecnico” doveva pure avere qualcosa ma che non è stato meglio precisato, indetta dal Sindaco e aperta a tutti, assessorati regionali, tecnici comunali, capitanerie di porto, soprintendenze del mare e di terra, farmacisti esperti di porti, ma non a noi. “Non vi faccio entrare”, ha subito puntualizzato il Sindaco. Ma come, Sindaco? La nostra veste istituzionale, la rappresentanza democratica delle istanze, il ruolo ispettivo dei consiglieri, eccetera eccetera ... “Non vi faccio entrare”, ha ribadito il Sindaco, “verrete oggi pomeriggio alla conferenza stampa”, dove insieme alla cittadinanza potremo apprendere le novità sul progetto della Società “Lipari Porti”. Non tutti i consiglieri, in verità, conosceranno i piani sul porto dei liparesi oggi pomeriggio. Qualcuno – della maggioranza – li ha appresi già ieri sera, nel corso di una cena offerta (pare) dalla stessa Società ai nostri colleghi più fidati ed, evidentemente, meno critici nei confronti di un progetto calato dall’alto da un soggetto privato.Noi no. “Non vi faccio entrare”. Non potendo entrare, ce ne siamo andati, e ci scusiamo – di questo – con i nostri concittadini.

I consiglieri comunali Giacomo Biviano, Pietro Lo Cascio e Adolfo Sabatini

lunedì 28 luglio 2008

Legambiente-proposte di gestione territoriale

Circolo di Lipari
Oggetto: Contributo al dibattito sul programma della futura amministrazione
comunale.
AMBIENTE - Una nuova alleanza con la natura: ambiente e territorio per lo sviluppo.
Avviare una riflessione sulle sfide del prossimo futuro, dal nostro punto di vista di “ambientalisti impegnati” al fine di dare a questa città un futuro sostenibile. Convinti che la “ecopolis” per la quale ci battiamo, non è la città di Utopia, né tanto meno una città qualsiasi con qualche aiuola e giardinetto in più ma è una città, intanto, che torni ad essere “agorà” e dove l’ambiente si affermi nelle politiche come un elemento decisivo per portare più benessere, più socialità, più salute.
Una città più “sociale”, dove riacquistano valore i luoghi e i momenti “comunitari”. Una città del dialogo, dell’interdipendenza, valori particolarmente cari ad una cultura come la nostra che ha sempre cercato di guardare al mondo nella sua complessità e che si batte per migliorarlo nel segno della sostenibilità sia sociale che ambientale.
L’ amministrazione comunale dovrà farsi carico di avviare con urgenza la procedura di istituzione delle Riserve Naturali Orientate "Isola di Lipari" e "Isola di Vulcano", che giacciono da anni sul tavolo dell'assessorato territorio e ambiente della regione Sicilia, quale unico strumento effettivo e pienamente sostenibile di intervento per la salvaguardia dagli incendi, sempre più numerosi, e dal degrado ambientale che ha raggiunto livelli di insostenibilità tali da non permetterci di credere di potere, come sola amministrazione, essere in grado di gestire il territorio senza i vincoli e i controlli che si attuano nell'ambito di una riserva.
L’amministrazione comunale ovrà adoperarsi nel correggere alcune difformità sul PRG.
Un caso per tutti, il trasferimento della centrale elettrica a Monte Rosa, zona A della futura riserva naturale orientata, già oggetto dei rimboschimenti effettuati dalla AFDRS, e in pratica unico tratto di costa integra che si affaccia sulla rada di lipari. Al fine di evitare l’estendersi di un'inutile antropizzazione a tutto ciò che sta a portata di sguardo. Naturalmente, questo e altri punti saranno oggetto del dibattito (breve e di difficile accoglienza) cui dovrebbe essere sottoposto il PRG, che già parte tra l’altro con sostanziali handicap iniziali.
Insomma, favorire uno sviluppo organico delle Eolie per aiutare noi stessi, in una visione a forte contenuto ideale ma anche squisitamente “utilitaria”.
Questa utilità, abbraccia pure la sfera strettamente politico-amministrativa. Perchè contribuisce a rendere la città più accogliente e più “affettuosa”, verso i suoi abitanti e verso chi la guarda da fuori; perchè favorisce l’integrazione dei cittadini stranieri; perchè rafforza gli anticorpi civili ad ogni possibile deriva d’intolleranza e di violenza.
Per chiudere il cerchio di una politica amministrativa davvero sostenibile, che guardi fino in fondo all’ambiente come ad un terreno privilegiato su cui fortificare e rinnovare la città sul piano anche sociale ed economico, serve, a nostro parere, aggredire le radici più profonde dei mali ambientali delle eolie, cambiando, in parte, scelte troppo timide o peggio inappropriate.
La nostra è una città che sa trasformarsi e rinnovarsi, curare le proprie ferite e invertire le dinamiche negative, in una chiave che veda il miglioramento della qualità ambientale e la tutela della salute come asse trasversale dell’azione politico-amministrativa. La nostra visione futura è quella di una città più moderna e vivibile, più aperta e accogliente, con meno automobili e meno inquinamento, da girare a piedi o in bicicletta; pulita e attenta a recuperare e riciclare i propri rifiuti, a risparmiare energia e a produrla attraverso fonti rinnovabili; che mette al centro delle proprie strategie la valorizzazione del proprio incomparabile patrimonio storico e ambientale. Di una città, dove per creare nuovo lavoro e nuova economia si punti sull’innovazione, sul turismo di qualità, sulla cultura. E infine, di una città sempre più consapevole del proprio posto nel mondo, che vuol dire orgoglio di sè ma anche responsabilità per le conseguenze che il proprio modello di sviluppo determina su scala più generale, per tutte le isole del mediterraneo.

Pianificazione urbana
Il nuovo Piano Regolatore è una grande occasione per "ripensare" la città e migliorarne la qualità ambientale complessiva, con una vocazione produttiva legata ai beni ambientali, archeologici, alla cultura, all’informazione, alle telecomunicazioni, al turismo, all’accoglienza.
Legambiente guarda al nuovo Prg quale punto di partenza per ridefinire la carta d'identità della città. Bisogna puntare sulla piccola ospitalità, sulle spiagge libere attrezzate, sulla valorizzazione degli innumerevoli siti di interesse storico, archeologico e naturalistico, sull’enogastronomia e i prodotti tipici, su una portualità diffusa ma misurata ed integrata, su attività ricreative sostenibili come, per fare alcuni esempi, l’immersione subacquea, il pescaturismo, la vacanza o il giro in barca gestite da realtà locali. Anche quest'anno, invece, alle prime giornate di sole, è tornato il problema del sovraffollamento, di un litorale invaso dalle automobili, senza praticamente nessun piano parcheggi, ma solo con il controllo dei vigili per fluidificare il traffico, con gli autobus bloccati nella stessa sede viaria delle automobili. Una situazione che si ripete ogni estate, con continui annunci di operazioni mai realizzate quale la pedonalizzazione della litoranea dando spazio al mezzo pubblico che sarebbe una scelta forte e utile per i cittadini,

Promuovere le fonti energetiche rinnovabili
Prevedere negli edifici in uso o proprietà dell’amministrazione comunale (uffici, scuole, Edilizia Residenziale Pubblica, ecc.) interventi di recupero energetico e di uso di fonti rinnovabili, rendendo obbligatori questi criteri in tutte le opere di manutenzione o ristrutturazione del proprio patrimonio da realizzare.
Il territorio eoliano è un patrimonio di grande valore per la sua ricca biodiversità, per la sua qualità ambientale e paesistica, per la presenza diffusa di beni culturali, storici e archeologici. Rappresenta quindi una risorsa fondamentale per la qualità della vita e dello sviluppo presente e futuro.
Le Eolie dotate di ricchezze culturali ambientali e sociali sono uno dei centri propulsori del turismo siciliano.
Il nostro territorio deve affrontare pressioni prodotte dalla crescente mobilità di persone e merci, dall'espansione estiva della popolazione, dal dissesto idrogeologico aggravato dai cambiamenti climatici e dalle diverse forme di inquinamento e di produzione di rifiuti.
Le possibilità di un futuro migliore e di un rilancio delle Eolie, sono strettamente legate alla capacità di valorizzare potenzialità e vocazioni del proprio territorio, con una visione in grado di cogliere le nuove sfide come opportunità.
I beni comuni ambientali, indispensabili alla vita, alla sua qualità e allo sviluppo stanno diventando risorse scarse, sottoposte a pressioni globali e a depauperamento dovuto ad un uso, spesso, improprio del territorio.
Cogliere la portata di queste nuove sfide è condizione necessaria per affrontarle, ma anche per offrire nuove risposte e nuove opportunità, cooperare ad un più esteso ed equo accesso ai benefici dello sviluppo e rispondere alla domanda di un numero ormai rilevante di “consumatori di turismo” maturi. Una parte rilevante del nostro sistema produttivo è costituito da piccole e medie imprese che operano in distretti con una forte caratterizzazione territoriale. Noi crediamo che uno sviluppo locale improntato all’offerta di un territorio-ambiente di qualità sia una leva fondamentale per il rilancio delle Eolie.
Un settore economico per noi rilevante, come quello turistico, può svilupparsi e sostenere una competizione internazionale sempre più accesa soltanto puntando sulla qualità integrata e multifunzionale del territorio. In definitiva, noi crediamo che la tutela dei beni comuni ambientali e la valorizzazione dei territori siano ormai un cardine della civiltà contemporanea, nonché un criterio generale per orientare lo sviluppo sociale ed economico. Si dovrà intervenire, in primo luogo, sulle grandi emergenze: i siti inquinati e da bonificare; le emergenze dell'abusivismo, attraverso bonifiche, riqualificazioni; la realizzazione o completamento delle reti fognarie e impianti di depurazione.

SVILUPPO - La nuova economia dovrà valorizzare tutte le capacità personali e
imprenditoriali di cui è ricco il nostro paese.In generale dovrà creare le condizioni di contesto necessarie per fare ripartire una crescita equilibrata, in armonia con il rispetto del territorio, al fine di rendere conveniente, alle imprese turistiche, artigiane e commerciali di investire sulla qualità dei servizi e sulla professionalità delle persone. La nuova amministrazione dovrà tenere presente, in ogni livello di programmazione, che l'ambiente e il territorio non sono solo “condizioni di compatibilità” per la crescita economica ma fattori di sviluppo. E questo vale in modo particolare per le Eolie, che hanno un giacimento ambientale e territoriale di straordinario valore. Noi crediamo che il rilancio economico del nostro paese sia legato alla capacità di valorizzare le grandi qualità culturali e ambientali del territorio sostenendo le loro vocazioni produttive, innestandovi le innovazioni necessarie per reggere la competitività con altri siti turistici.
Il successo della nuova politica economica si misurerà dalla capacità di perseguire congiuntamente questi obiettivi: - la difesa e la promozione dei beni comuni ambientali indispensabili alla vita e allo sviluppo; - l'uso efficiente delle risorse del territorio;- la creazione di infrastrutture e di sistemi di mobilità in grado di migliorare la qualità dei territori e degli abitanti. La piena e buona occupazione permetterà di valorizzare tutte le risorse personali del nostro territorio, a cominciare da quelle preziose dei giovani e delle donne, molte delle quali restano inutilizzate.

TRASPORTI URBANI - Una politica dei trasporti sostenibile.
Uno dei gravi limiti dello sviluppo eoliano è costituito dalla debolezza delle infrastrutture viarie e logistiche. I cittadini eoliani e le strutture ricettive si confrontano con una rete infrastrutturale, da tempo satura.Questo scenario sta producendo effetti drammatici e gravi disfunzioni sotto vari profili: impatto ambientale (posteggio selvaggio per carenze di parcheggi pubblici), consumi energetici ed emissioni di gas serra, problemi di sicurezza e vivibilità nell’area urbana (inquinamento acustico).
Per risolvere il problema della congestione sulle strade urbane, riteniamo opportuno valutare anche la possibilità di ricorrere a politiche atte alla disincentivazione dell'uso del mezzo privato per le zone più congestionate ( chiusura totale del centro storico) e sequestro di scooters posteggiati in aree non autorizzate (vicoli del centro storico).

Le proposte di Legambiente
- avviare una fase di monitoraggio, prevenzione e repressione dell’inquinamento acustico;
- avviare la realizzazione di nuovi parcheggi in una strategia complessiva di riqualificazione urbana;
- riordinare le regole per il trasporto merci (il sistema di aree, servizi e tempi per il trasporto merci nella città);
- organizzare, in maniera più efficace, gli spostamenti e gli interscambi dei pullman turistici nella città ma fuori dal centro storico;
- pedonalizzare tutto il centro storico.
La semi-pedonalizzazione del centro storico è stata una svolta preziosa e deve rimanere un punto fermo superando le resistenze di alcuni commercianti: anche perchè l’esperienza dimostra che un centro meno congestionato è un luogo dove si vive e si respira meglio ma è anche, alla lunga, un posto dove si va più volentieri per fare acquisti.
Certo, è rischioso in termini di consenso – provare a modificare cattive abitudini radicate tra i cittadini nello spostarsi in città. Ora sappiamo bene che il problema del consenso è una variabile importante, ma talvolta si ha l’impressione che le “amministrazioni” sottovalutino la ricaduta “di opinione” delle proprie scelte più innovative e invece sopravvalutino la diffidenza di interessi legittimi ma particolari.

TRASPORTI MARITTIMI - Migliorare la qualità, l'efficienza e la sicurezza delle infrastrutture
Indichiamo alcune priorità:
- intervenire in una revisione sostanziale di questa messa in sicurezza, dato che alcuni interventi sono palesemente superflui (p.e. porticello a lipari, ficogrande a stromboli) e altri che, così per come sono previsti, appaiono inconcludenti.- adoperarsi per la progettazione ed approvazione, in tempi brevi, di un Piano Regolatore dei Porti.
- investire sulle aree portuali e retroportuali nel rispetto dei massimi livelli di sicurezza, per l'assorbimento del nuovo flusso di traffico turistico da e verso le isole.
- incrementare e razionalizzazione i trasporti marittimi prevedendone l’integrazione con gli orari dei servizi sulla terraferma: pulman di linea, reti ferroviarie, voli aerei ecc.
I nuovi flussi dei traffici richiedono più che in passato l'unità nella integrazione e gestione dei mezzi di trasporto, delle infrastrutture, della pianificazione e gestione integrata degli orari.

MARE - Tutela e valorizzazione del mare e delle coste.
Un'altra ricchezza naturale che necessita di adeguate politiche di tutela e valorizzazione è il Mare.
Le Eolie posseggono un ricchissimo ecosistema naturale, assolutamente identitario, che offre anche un immenso valore economico-turistico. Negli ultimi cinque anni, a livello nazionale e locale, sono state soppresse o indebolite le strutture amministrative, tecniche e scientifiche che si dedicavano alla tutela del mare e le sanatorie edilizie del Governo hanno rilanciato un abusivismo costiero. Per contrastare questo impoverimento del patrimonio naturalistico marittimo e costiero, proponiamo di:
- rilanciare il “Piano delle Coste” come strumento per la tutela e salvaguardia del mare e delle coste;
- rilanciare e sviluppare la tutela degli ecosistemi di pregio a partire dalle Aree Marine Protette.
L'area marina protetta è una splendida opportunità, non è un elenco di divieti e ostacoli alle attività economiche ma rappresenta un’occasione d’oro per il rilancio delle attività legate alla fruizione del litorale, dai sub come vero paradiso delle immersioni, alle attività professionali come la pesca, garantita e riservata ai pescatori e alle imprese locali. L'occasione per aprire una serie di prospettive legate alla specificità e all’unicità di questo luogo, a partire dall’educazione ambientale con uno stretto rapporto con le scuole, punto di partenza irrinunciabile per la costruzione di una nuova cultura del mare.
Si dovranno adottare misure di incentivazione della piccola pesca, selettiva e a minore impatto, e dei relativi distretti, con le connesse attività di promozione anche culturale (pescaturismo), per la conversione dell'intero comparto con l'obiettivo della riduzione dello sforzo complessivo di pesca.
Il sistema delle aree naturali protette italiane costituisce uno strumento per la preservazione di risorse naturali primarie di rilevante importanza e un patrimonio straordinario da conservare e valorizzare. La conservazione e l'arricchimento del grande patrimonio della biodiversità è un criterio guida nelle politiche ambientali e di governo del territorio. Per tutelare tale patrimonio riteniamo necessario mantenere una elevata qualità ambientale dell'intero territorio e promuovere la naturalità diffusa. In questo contesto proponiamo che le reti ecologiche entrino nella pianificazione territoriale su area vasta, al fine di garantire sistemi di tutela diffusa ed integrata.

RIFIUTI URBANI - Una particolare attenzione dovrà essere riservata alle politiche per i rifiuti: la sfida della differenziata e del riciclaggio
Una situazione che si deve risolvere avviando misure che vadano oltre l'emergenza, superando la discarica come scelta prevalente anzichè residuale nella gestione dei rifiuti. Bisogna rilanciare la gestione ordinaria del ciclo dei rifiuti elaborando i piani con tavoli aperti alle Amministrazioni e ai cittadini, garantendo la più assoluta trasparenza e la massima partecipazione soprattutto nelle scelte adottate per localizzare gli impianti, accelerando la realizzazione di nuovi impianti per la raccolta differenziata, invece di pensare agli ampliamenti delle discariche a colpi di ordinanze.
Gli interventi potranno essere realizzati solo con un forte adeguamento della logistica a servizio della raccolta differenziata, aumentando le frequenze di svuotamento dei cassonetti, accompagnati da costanti iniziative di informazione e coinvolgimento di attori sociali ed economici, con costanti azioni di informazione e formazione a livello del sistema educativo scolastico nel suo complesso, con l’istituzione di adeguati servizi di sorveglianza e correzione di pratiche non adeguate (es. gli “ausiliari della raccolta differenziata”).
Anche su questi temi i cittadini si aspettano coraggio e tempestività per queste importanti scelte, mettendosi da subito al lavoro.
Le proposte di Legambiente per i rifiuti
- priorità alla raccolta differenziata
- ottimizzazione della raccolta per beni durevoli “bianchi” (elettrodomestici), beni durevoli “grigi” (elettrici, elettronici), accumulatori, pile, lampade a fluorescenza, sfalci e residui di gestione aree verdi.
- immediato adeguamento del parco impiantistico di nobilitazione e trattamento di recupero (compostaggio, frazioni merceologiche da conferire al riuso industriale).- promuovere la partecipazione dei cittadini e del sistema delle autonomie locali alle politiche per la gestione dei rifiuti, anche al fine di superare le gestioni commissariali d'emergenza;
- garantire la legalità, l'economicità e l'efficacia delle gestioni, con un elevato livello di tutela della salute e dell'ambiente. - dare impulso alla bonifica dei siti contaminati (valloni, sentieri ecc).
Inoltre, l'uso efficiente delle risorse, la minimizzazione dei rifiuti ed il potenziamento del riciclo, come già provato in importanti settori, hanno una crescente importanza non solo ambientale, ma anche economica.
La qualità ambientale deve costituire un criterio di riferimento fondamentale per una effettiva valutazione del rapporto costi-benefici, per un impiego razionale delle risorse, per la scelta delle priorità, per modalità decisionali in grado di valorizzare la partecipazione dei cittadini.

TURISMO - Sviluppo turistico programmato e pianificato.Il turismo a livello mondiale ha ripreso a crescere a ritmi sostenuti. Per essere competitivi e tornare a crescere dobbiamo affrontare i fattori critici della nostra offerta:
-aumentare la qualità dei prodotti;
-diminuire i differenziali di prezzo con i nostri concorrenti;
-rendere più agevole il raggiungimento delle destinazioni turistiche;
-contrastare il lavoro nero ed irregolare nel settore turistico. A questo fine, noi crediamo che occorrano alcuni specifici interventi strategici: -Insediamenti turistici maturi: in questo settore dobbiamo promuovere, come altri Paesi europei, la trasformazione urbana e territoriale di qualità.
-Creare dei distretti turistico-culturali ( borghi, antichi percorsi, enogastronomia)
-Riqualificare gli investimenti in funzione dell'allungamento della stagione turistica per i lavoratori e per le imprese
-Creare adeguate strutture, in tutte le isole, per nautica da diporto. Qualità dell'accoglienza: per innalzare lo standard qualitativo riteniamo necessari investimenti nella formazione del settore turistico, perché le Eolie diventino un polo capace di attirare persone qualificate da tutto il mondo. A questo scopo puntiamo a qualificare l'istruzione secondaria specialistica e ad utilizzare gli enti esistenti (CGIL- IAL CISL – ENAIP ecc) nella formazione permanente dei lavoratori, anche per favorire l'impiego qualificato dei lavoratori neocomunitari ed extracomunitari. Crediamo inoltre nella necessità di ampliare e qualificare l'offerta alberghiera, in modo che il turista possa scegliere con la piena consapevolezza dei prezzi e della qualità offerta.
Prezzi concorrenziali: crediamo in una politica di contenimento dei prezzi basata sul consequenzia- le aumento del grado di utilizzo delle strutture turistiche.
Proponiamo inoltre di potenziare la dotazione infrastrutturale e di adottare politiche commerciali innovative per contenere i prezzi e riqualificare l'offerta turistica.
Il punto di partenza è la creazione di un circuito virtuoso tra sviluppo economico e sviluppo sociale, tra diritti e crescita, tra competitività e giustizia.

SANITA’- Garanzia di servizi e prestazioni
Diritto alla salute significa una sanità pubblica che garantisca servizi e prestazioni, ma anche informazione e consapevolezza dei cittadini come soggetti attivi delle scelte; che mette al centro il valore della dignità della persona e della personalizzazione della cura; che unisce in un patto per la qualità i bisogni e i diritti degli operatori con quelli dei malati. Il diritto alla salute è un bene per le persone e un investimento per il paese.
Le nostre priorità, i nostri obiettivi sono i seguenti : Il cittadino al centro del sistema: la sanità che vogliamo cura e si prende cura della persona, l'accompagna e la sostiene rispettandone i diritti e la dignità. È una sanità che mette al centro il cittadino e non la prestazione, la globalità della persona e non le sue parti malate. Pensiamo ad un sistema che consideri il diritto alla salute un diritto di cittadinanza direttamente esigibile.

COESIONE SOCIALE
Solo un territorio che cresce può generare risorse sufficienti a garantire la sua stessa coesione sociale. Per raggiungere entrambi questi obiettivi è prioritario aumentare la dotazione e la qualità dei beni e servizi collettivi disponibili per i cittadini e per le imprese che operano nel Mezzogiorno: legalità e sicurezza, sanità e servizi pubblici, scuola e ricerca, trasporti e connessioni, servizi urbani.
Le scelte di fondo:
-puntare più sul rafforzamento dei beni collettivi, disponibili per tutti, che su trasferimenti ai singoli; -puntare più su azioni che cambino strutturalmente le condizioni sociali, ambientali, produttive che su azioni che compensino le difficoltà; Non è possibile raggiungere questi obiettivi in tempi brevi. Ma è possibile dare una chiara indicazione dello scenario cui si tende, proponendo una “profezia credibile”, cioè creando e alimentando la fiducia dei cittadini e delle imprese sulle prospettive di rilancio delle Eolie. Una “profezia credibile” sul suo futuro immediato e sullo scenario a lungo termine, che faccia rinascere la speranza e accelerare gli investimenti.
Bisognerà dare voce alle organizzazioni della società civile e coloro che sostengono la bandiera della legalità, in modo da creare una pressione sociale vasta, condivisa e permanente per un comportamenti individuali e collettivi. Noi crediamo contribuirà al rafforzarsi di quel recupero di identità, di autostima, di amore dei luoghi, che è in corso da tempo al Sud, che si è tradotto ad esempio in un sensibile sviluppo dell'associazionismo o in grandi manifestazioni condivise. Contribuirà a rafforzare progressivamente un rapporto di fiducia fra società, politica e istituzioni, restituendo autonomia alla società, cancellando la domanda e l'offerta di politiche e misure particolaristiche e clientelari. Garantirà ai cittadini come diritto quello che spesso è concepito come un favore.

Piero Roux
Legambiente Lipari
Apprendiamo da una notizia battuta dall’ANSA martedì 12 febbraio 2008 che la Magistratura haposto sotto sequestro un cantiere concesso dalla "Società Italiana per le Condotte d'Acqua"in sub-appalto a due ditte in odore di mafia.
"L'indagine sulla frana della costruenda galleria di Palizzi, nella ionica reggina, non riguarda solo aspetti di carattere amministrativo, ma fa emergere un quadro di rapporti pericolosi tra ditte appaltatrici e subappaltatori locali in odore di ndrangheta". E' quanto affermano fonti investigative dopo il sequestro del cantiere di Palizzi ordinato dai magistrati della Dda, Salvatore Boemi, Giuseppe Lombardo e Domenico Galletta. Dall'inchiesta, secondo quanto riferito dalle stesse fonti, sarebbe emerso un "sistema simile, e per certi versi, più pericoloso, di quanto venuto fuori in Sicilia con la vicenda Calcestruzzi". I carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale, al comando del col.Leonardo Alestra, stanno proseguendo le indagini per chiarire ogni aspetto del rapporto tra le due ditte appaltatrici locali, la Imc e la D'Aguì con i capi della cosca di Africo Nuovo capeggiata dal boss Giuseppe Morabito, "u tiradrittu", in atto detenuto. Dall'attività investigativa dovranno essere approfondite anche eventuali responsabilità dell'Anas e della "Condotte d'Acqua", vincitrice dell'appalto ”La Direzione Distrettuale antimafia di Reggio Calabria ha disposto lo stop dei lavori per la realizzazione del secondo lotto della statale 106 ionica, all’altezza dell’abitato di Palizzi. Per la realizzazione dell’importante infrastruttura sarebbe stato impiegato calcestruzzo di scarsa qualità rispetto a quanto, invece, previsto nel progetto iniziale. A fornire il materiale due ditte subappaltatrici individuate dalla Società Italiana per le Condotte d’Acqua Spa, ritenute vicine - secondo gli inquirenti - rispettivamente alla cosca dei Morabito-Bruzzaniti-Palamara e a quella dei Talia. Il materiale scadente impiegato nei lavori di costruzione avrebbe potuto incidere sulla tenuta strutturale dell’intera opera. A rilevarlo i tecnici nominati dalla procura antimafia. Dalle prove di resistenza compiute su alcuni campioni, è stato possibile constatare - infatti - come il calcestruzzo utilizzato non fosse a norma di legge. Quattro giorni fa la DDA aveva disposto già il sequestro degli uffici del cantiere. A fine dicembre, la prefettura aveva avviato una serie di accertamenti sull’integrità delle due ditte coinvolte. «Il sequestro - ha spiegato il procuratore facente funzioni, Francesco Scuderi - è stato disposto per interrompere una condotta di estremo allarme che avrebbe potuto provocare l'utilizzo delle opere solo dopo ulteriori interventi di adeguamento strutturale che avrebbero fatto lievitare i costi”. - Alla luce di questo gravissimo evento che dovrebbe porre dei dubbi sul modus operandi della Società Italiana per le Condotte d’Acqua Spa;
- Visto il parere sfavorevole dell’Unesco;
- Considerata l’opinione contraria dei cittadini eoliani che si sono opposti al progetto tramite una raccolta di 1.300 firme;
- Considerato altresì che è in corso d’opera il prolungamento del molo lato sud di Marina Corta ed in fase di realizzazione (dovrebbe partire a breve) la costruzione del molo foraneo di Sottomonastero che risolverebbero in gran parte il problema degli approdi;

Chiediamo al Sindaco di Lipari, Dott. Mariano Bruno, se non ritiene opportuno rivedere le sue posizioni sul progetto del Mega Porto e, sciogliendo la società con Condotta d’Acque Spa, restituire alla fruizione dei cittadini eoliani i beni ceduti per 50 anni (Case Gialli ed ex biglietteria aliscafi di Marina Corta)a titolo di quota societaria.

Nessun Sindaco, nella storia eoliana ha mai ceduto territorio a stranieri, cosa che Mariano Bruno e la sua amministrazione hanno fatto, in nome del progresso e nell’illusione che sia corretta l’equazione: più turisti più ricchezza.

Per anni gli eoliani si sono cullati nell’illusione di una crescita economica inarrestabile e nella idea di una società del benessere potenzialmente senza limiti.
Oggi dobbiamo comprendere che la nostra sola ricchezza è l’ambiente -quale unica merce di scambio -e dobbiamo tenerne conto se vogliamo continuare a “vivere dignitosamente le nostre isole”.


Piero Roux Legambiente- Lipari

Marina lunga

Marina Lunga com'è......


Marina Lunga come sarà...






Marina corta com'è....e come sarà.....

Marina corta oggi:

Marina corta domani.....

A voi i commenti.......

megaporti a Lipari

Il Circolo Legambiente di Lipari osserva ed accoglie favorevolmente il dibattito democratico che si sta sviluppando tra le forze politiche e culturali presenti sull’isola, intorno al progetto di riqualificazione della portualità dell’arcipelago e, in particolare, della proposta di ridefinizione del porto commerciale, passeggeri, della pesca e della nautica da diporto, che coinvolge tutta la zona costiera da Marina Corta a Pignataro.
Il presente documento nasce da un confronto interno ed intende essere un’apporto di idee e di posizioni utile al dibattito democratico in atto.
Il Circolo Legambiente di Lipari, consapevole dell’importanza della scelta del turismo come attività economica trainante, per le Isole Eolie, e della necessità dello sviluppo di una portualità adeguata all’accoglienza turistica, si interroga con grande preoccupazione sulle effettive opportunità (per chi?) che questo progetto presenta anche dal punto di vista economico e soprattutto se dette opportunità valgano quest’enorme sacrificio ambientale, forse irreversibile.
Pertanto, anche recuperando finalità e strumenti del Piano Paesistico Territoriale, che, ai punti 9 e 10 dell’art. 3 propone di “individuare… azioni e provvedimenti amministrativi necessari per… individuare gli elementi critici e disciplinarne la compatibilità paesistica all’interno dei processi
di formazione degli strumenti di pianificazione generale e settoriale,

CI CHIEDIAMO

Il diportismo è veramente una vocazione primaria dell’arcipelago?
Chi beneficiare di questo servizio?
Come avverrà la fruizione del mare da parte degli isolani?
Sarà veramente garantito il turismo invernale?
Quale pianificazione economica supporta detto progetto?

Dal momento che non è difficile immaginare l’impatto prodotto dalla cementificazione costiera ad opera di una struttura alta 4,5 mt che va da Marina Corta a Pignataro (ci chiediamo)
Come sarà percepita l’isola da chi arriva?
Come si vedrà il mare dalla costa?
Non si sta creando un detrattore estetico-percettivo che stravolge l’identità del sito?
Siamo quindi favorevoli a tutte le iniziative democratiche che aiutino il confronto e la partecipazione per la formazione di opinioni corrette; siamo favorevoli a mettere in atto strumenti legali ed amministrativi che blocchino l’espropriazione da parte di interessi esterni, di beni e valori forieri di ricchezze complessive ambientali ed economiche; pensiamo che la fruizione di detti beni e valori debba essere estesa il più possibile a tutti e che la conservazione degli stessi debba essere un impegno comune di tutti.
Cosa proponiamo:
Realizzazione del porto commerciale Sottomonastero fruibile tutto l’anno in qualsiasi condizione meteomarina
Sviluppo di protezione frangiflutti a difesa dei pontili galleggianti
Per Pignataro: sviluppo del braccio esistente e chiusura con braccio sud per la creazione di circa 200 posti barca