lunedì 28 luglio 2008

Legambiente-proposte di gestione territoriale

Circolo di Lipari
Oggetto: Contributo al dibattito sul programma della futura amministrazione
comunale.
AMBIENTE - Una nuova alleanza con la natura: ambiente e territorio per lo sviluppo.
Avviare una riflessione sulle sfide del prossimo futuro, dal nostro punto di vista di “ambientalisti impegnati” al fine di dare a questa città un futuro sostenibile. Convinti che la “ecopolis” per la quale ci battiamo, non è la città di Utopia, né tanto meno una città qualsiasi con qualche aiuola e giardinetto in più ma è una città, intanto, che torni ad essere “agorà” e dove l’ambiente si affermi nelle politiche come un elemento decisivo per portare più benessere, più socialità, più salute.
Una città più “sociale”, dove riacquistano valore i luoghi e i momenti “comunitari”. Una città del dialogo, dell’interdipendenza, valori particolarmente cari ad una cultura come la nostra che ha sempre cercato di guardare al mondo nella sua complessità e che si batte per migliorarlo nel segno della sostenibilità sia sociale che ambientale.
L’ amministrazione comunale dovrà farsi carico di avviare con urgenza la procedura di istituzione delle Riserve Naturali Orientate "Isola di Lipari" e "Isola di Vulcano", che giacciono da anni sul tavolo dell'assessorato territorio e ambiente della regione Sicilia, quale unico strumento effettivo e pienamente sostenibile di intervento per la salvaguardia dagli incendi, sempre più numerosi, e dal degrado ambientale che ha raggiunto livelli di insostenibilità tali da non permetterci di credere di potere, come sola amministrazione, essere in grado di gestire il territorio senza i vincoli e i controlli che si attuano nell'ambito di una riserva.
L’amministrazione comunale ovrà adoperarsi nel correggere alcune difformità sul PRG.
Un caso per tutti, il trasferimento della centrale elettrica a Monte Rosa, zona A della futura riserva naturale orientata, già oggetto dei rimboschimenti effettuati dalla AFDRS, e in pratica unico tratto di costa integra che si affaccia sulla rada di lipari. Al fine di evitare l’estendersi di un'inutile antropizzazione a tutto ciò che sta a portata di sguardo. Naturalmente, questo e altri punti saranno oggetto del dibattito (breve e di difficile accoglienza) cui dovrebbe essere sottoposto il PRG, che già parte tra l’altro con sostanziali handicap iniziali.
Insomma, favorire uno sviluppo organico delle Eolie per aiutare noi stessi, in una visione a forte contenuto ideale ma anche squisitamente “utilitaria”.
Questa utilità, abbraccia pure la sfera strettamente politico-amministrativa. Perchè contribuisce a rendere la città più accogliente e più “affettuosa”, verso i suoi abitanti e verso chi la guarda da fuori; perchè favorisce l’integrazione dei cittadini stranieri; perchè rafforza gli anticorpi civili ad ogni possibile deriva d’intolleranza e di violenza.
Per chiudere il cerchio di una politica amministrativa davvero sostenibile, che guardi fino in fondo all’ambiente come ad un terreno privilegiato su cui fortificare e rinnovare la città sul piano anche sociale ed economico, serve, a nostro parere, aggredire le radici più profonde dei mali ambientali delle eolie, cambiando, in parte, scelte troppo timide o peggio inappropriate.
La nostra è una città che sa trasformarsi e rinnovarsi, curare le proprie ferite e invertire le dinamiche negative, in una chiave che veda il miglioramento della qualità ambientale e la tutela della salute come asse trasversale dell’azione politico-amministrativa. La nostra visione futura è quella di una città più moderna e vivibile, più aperta e accogliente, con meno automobili e meno inquinamento, da girare a piedi o in bicicletta; pulita e attenta a recuperare e riciclare i propri rifiuti, a risparmiare energia e a produrla attraverso fonti rinnovabili; che mette al centro delle proprie strategie la valorizzazione del proprio incomparabile patrimonio storico e ambientale. Di una città, dove per creare nuovo lavoro e nuova economia si punti sull’innovazione, sul turismo di qualità, sulla cultura. E infine, di una città sempre più consapevole del proprio posto nel mondo, che vuol dire orgoglio di sè ma anche responsabilità per le conseguenze che il proprio modello di sviluppo determina su scala più generale, per tutte le isole del mediterraneo.

Pianificazione urbana
Il nuovo Piano Regolatore è una grande occasione per "ripensare" la città e migliorarne la qualità ambientale complessiva, con una vocazione produttiva legata ai beni ambientali, archeologici, alla cultura, all’informazione, alle telecomunicazioni, al turismo, all’accoglienza.
Legambiente guarda al nuovo Prg quale punto di partenza per ridefinire la carta d'identità della città. Bisogna puntare sulla piccola ospitalità, sulle spiagge libere attrezzate, sulla valorizzazione degli innumerevoli siti di interesse storico, archeologico e naturalistico, sull’enogastronomia e i prodotti tipici, su una portualità diffusa ma misurata ed integrata, su attività ricreative sostenibili come, per fare alcuni esempi, l’immersione subacquea, il pescaturismo, la vacanza o il giro in barca gestite da realtà locali. Anche quest'anno, invece, alle prime giornate di sole, è tornato il problema del sovraffollamento, di un litorale invaso dalle automobili, senza praticamente nessun piano parcheggi, ma solo con il controllo dei vigili per fluidificare il traffico, con gli autobus bloccati nella stessa sede viaria delle automobili. Una situazione che si ripete ogni estate, con continui annunci di operazioni mai realizzate quale la pedonalizzazione della litoranea dando spazio al mezzo pubblico che sarebbe una scelta forte e utile per i cittadini,

Promuovere le fonti energetiche rinnovabili
Prevedere negli edifici in uso o proprietà dell’amministrazione comunale (uffici, scuole, Edilizia Residenziale Pubblica, ecc.) interventi di recupero energetico e di uso di fonti rinnovabili, rendendo obbligatori questi criteri in tutte le opere di manutenzione o ristrutturazione del proprio patrimonio da realizzare.
Il territorio eoliano è un patrimonio di grande valore per la sua ricca biodiversità, per la sua qualità ambientale e paesistica, per la presenza diffusa di beni culturali, storici e archeologici. Rappresenta quindi una risorsa fondamentale per la qualità della vita e dello sviluppo presente e futuro.
Le Eolie dotate di ricchezze culturali ambientali e sociali sono uno dei centri propulsori del turismo siciliano.
Il nostro territorio deve affrontare pressioni prodotte dalla crescente mobilità di persone e merci, dall'espansione estiva della popolazione, dal dissesto idrogeologico aggravato dai cambiamenti climatici e dalle diverse forme di inquinamento e di produzione di rifiuti.
Le possibilità di un futuro migliore e di un rilancio delle Eolie, sono strettamente legate alla capacità di valorizzare potenzialità e vocazioni del proprio territorio, con una visione in grado di cogliere le nuove sfide come opportunità.
I beni comuni ambientali, indispensabili alla vita, alla sua qualità e allo sviluppo stanno diventando risorse scarse, sottoposte a pressioni globali e a depauperamento dovuto ad un uso, spesso, improprio del territorio.
Cogliere la portata di queste nuove sfide è condizione necessaria per affrontarle, ma anche per offrire nuove risposte e nuove opportunità, cooperare ad un più esteso ed equo accesso ai benefici dello sviluppo e rispondere alla domanda di un numero ormai rilevante di “consumatori di turismo” maturi. Una parte rilevante del nostro sistema produttivo è costituito da piccole e medie imprese che operano in distretti con una forte caratterizzazione territoriale. Noi crediamo che uno sviluppo locale improntato all’offerta di un territorio-ambiente di qualità sia una leva fondamentale per il rilancio delle Eolie.
Un settore economico per noi rilevante, come quello turistico, può svilupparsi e sostenere una competizione internazionale sempre più accesa soltanto puntando sulla qualità integrata e multifunzionale del territorio. In definitiva, noi crediamo che la tutela dei beni comuni ambientali e la valorizzazione dei territori siano ormai un cardine della civiltà contemporanea, nonché un criterio generale per orientare lo sviluppo sociale ed economico. Si dovrà intervenire, in primo luogo, sulle grandi emergenze: i siti inquinati e da bonificare; le emergenze dell'abusivismo, attraverso bonifiche, riqualificazioni; la realizzazione o completamento delle reti fognarie e impianti di depurazione.

SVILUPPO - La nuova economia dovrà valorizzare tutte le capacità personali e
imprenditoriali di cui è ricco il nostro paese.In generale dovrà creare le condizioni di contesto necessarie per fare ripartire una crescita equilibrata, in armonia con il rispetto del territorio, al fine di rendere conveniente, alle imprese turistiche, artigiane e commerciali di investire sulla qualità dei servizi e sulla professionalità delle persone. La nuova amministrazione dovrà tenere presente, in ogni livello di programmazione, che l'ambiente e il territorio non sono solo “condizioni di compatibilità” per la crescita economica ma fattori di sviluppo. E questo vale in modo particolare per le Eolie, che hanno un giacimento ambientale e territoriale di straordinario valore. Noi crediamo che il rilancio economico del nostro paese sia legato alla capacità di valorizzare le grandi qualità culturali e ambientali del territorio sostenendo le loro vocazioni produttive, innestandovi le innovazioni necessarie per reggere la competitività con altri siti turistici.
Il successo della nuova politica economica si misurerà dalla capacità di perseguire congiuntamente questi obiettivi: - la difesa e la promozione dei beni comuni ambientali indispensabili alla vita e allo sviluppo; - l'uso efficiente delle risorse del territorio;- la creazione di infrastrutture e di sistemi di mobilità in grado di migliorare la qualità dei territori e degli abitanti. La piena e buona occupazione permetterà di valorizzare tutte le risorse personali del nostro territorio, a cominciare da quelle preziose dei giovani e delle donne, molte delle quali restano inutilizzate.

TRASPORTI URBANI - Una politica dei trasporti sostenibile.
Uno dei gravi limiti dello sviluppo eoliano è costituito dalla debolezza delle infrastrutture viarie e logistiche. I cittadini eoliani e le strutture ricettive si confrontano con una rete infrastrutturale, da tempo satura.Questo scenario sta producendo effetti drammatici e gravi disfunzioni sotto vari profili: impatto ambientale (posteggio selvaggio per carenze di parcheggi pubblici), consumi energetici ed emissioni di gas serra, problemi di sicurezza e vivibilità nell’area urbana (inquinamento acustico).
Per risolvere il problema della congestione sulle strade urbane, riteniamo opportuno valutare anche la possibilità di ricorrere a politiche atte alla disincentivazione dell'uso del mezzo privato per le zone più congestionate ( chiusura totale del centro storico) e sequestro di scooters posteggiati in aree non autorizzate (vicoli del centro storico).

Le proposte di Legambiente
- avviare una fase di monitoraggio, prevenzione e repressione dell’inquinamento acustico;
- avviare la realizzazione di nuovi parcheggi in una strategia complessiva di riqualificazione urbana;
- riordinare le regole per il trasporto merci (il sistema di aree, servizi e tempi per il trasporto merci nella città);
- organizzare, in maniera più efficace, gli spostamenti e gli interscambi dei pullman turistici nella città ma fuori dal centro storico;
- pedonalizzare tutto il centro storico.
La semi-pedonalizzazione del centro storico è stata una svolta preziosa e deve rimanere un punto fermo superando le resistenze di alcuni commercianti: anche perchè l’esperienza dimostra che un centro meno congestionato è un luogo dove si vive e si respira meglio ma è anche, alla lunga, un posto dove si va più volentieri per fare acquisti.
Certo, è rischioso in termini di consenso – provare a modificare cattive abitudini radicate tra i cittadini nello spostarsi in città. Ora sappiamo bene che il problema del consenso è una variabile importante, ma talvolta si ha l’impressione che le “amministrazioni” sottovalutino la ricaduta “di opinione” delle proprie scelte più innovative e invece sopravvalutino la diffidenza di interessi legittimi ma particolari.

TRASPORTI MARITTIMI - Migliorare la qualità, l'efficienza e la sicurezza delle infrastrutture
Indichiamo alcune priorità:
- intervenire in una revisione sostanziale di questa messa in sicurezza, dato che alcuni interventi sono palesemente superflui (p.e. porticello a lipari, ficogrande a stromboli) e altri che, così per come sono previsti, appaiono inconcludenti.- adoperarsi per la progettazione ed approvazione, in tempi brevi, di un Piano Regolatore dei Porti.
- investire sulle aree portuali e retroportuali nel rispetto dei massimi livelli di sicurezza, per l'assorbimento del nuovo flusso di traffico turistico da e verso le isole.
- incrementare e razionalizzazione i trasporti marittimi prevedendone l’integrazione con gli orari dei servizi sulla terraferma: pulman di linea, reti ferroviarie, voli aerei ecc.
I nuovi flussi dei traffici richiedono più che in passato l'unità nella integrazione e gestione dei mezzi di trasporto, delle infrastrutture, della pianificazione e gestione integrata degli orari.

MARE - Tutela e valorizzazione del mare e delle coste.
Un'altra ricchezza naturale che necessita di adeguate politiche di tutela e valorizzazione è il Mare.
Le Eolie posseggono un ricchissimo ecosistema naturale, assolutamente identitario, che offre anche un immenso valore economico-turistico. Negli ultimi cinque anni, a livello nazionale e locale, sono state soppresse o indebolite le strutture amministrative, tecniche e scientifiche che si dedicavano alla tutela del mare e le sanatorie edilizie del Governo hanno rilanciato un abusivismo costiero. Per contrastare questo impoverimento del patrimonio naturalistico marittimo e costiero, proponiamo di:
- rilanciare il “Piano delle Coste” come strumento per la tutela e salvaguardia del mare e delle coste;
- rilanciare e sviluppare la tutela degli ecosistemi di pregio a partire dalle Aree Marine Protette.
L'area marina protetta è una splendida opportunità, non è un elenco di divieti e ostacoli alle attività economiche ma rappresenta un’occasione d’oro per il rilancio delle attività legate alla fruizione del litorale, dai sub come vero paradiso delle immersioni, alle attività professionali come la pesca, garantita e riservata ai pescatori e alle imprese locali. L'occasione per aprire una serie di prospettive legate alla specificità e all’unicità di questo luogo, a partire dall’educazione ambientale con uno stretto rapporto con le scuole, punto di partenza irrinunciabile per la costruzione di una nuova cultura del mare.
Si dovranno adottare misure di incentivazione della piccola pesca, selettiva e a minore impatto, e dei relativi distretti, con le connesse attività di promozione anche culturale (pescaturismo), per la conversione dell'intero comparto con l'obiettivo della riduzione dello sforzo complessivo di pesca.
Il sistema delle aree naturali protette italiane costituisce uno strumento per la preservazione di risorse naturali primarie di rilevante importanza e un patrimonio straordinario da conservare e valorizzare. La conservazione e l'arricchimento del grande patrimonio della biodiversità è un criterio guida nelle politiche ambientali e di governo del territorio. Per tutelare tale patrimonio riteniamo necessario mantenere una elevata qualità ambientale dell'intero territorio e promuovere la naturalità diffusa. In questo contesto proponiamo che le reti ecologiche entrino nella pianificazione territoriale su area vasta, al fine di garantire sistemi di tutela diffusa ed integrata.

RIFIUTI URBANI - Una particolare attenzione dovrà essere riservata alle politiche per i rifiuti: la sfida della differenziata e del riciclaggio
Una situazione che si deve risolvere avviando misure che vadano oltre l'emergenza, superando la discarica come scelta prevalente anzichè residuale nella gestione dei rifiuti. Bisogna rilanciare la gestione ordinaria del ciclo dei rifiuti elaborando i piani con tavoli aperti alle Amministrazioni e ai cittadini, garantendo la più assoluta trasparenza e la massima partecipazione soprattutto nelle scelte adottate per localizzare gli impianti, accelerando la realizzazione di nuovi impianti per la raccolta differenziata, invece di pensare agli ampliamenti delle discariche a colpi di ordinanze.
Gli interventi potranno essere realizzati solo con un forte adeguamento della logistica a servizio della raccolta differenziata, aumentando le frequenze di svuotamento dei cassonetti, accompagnati da costanti iniziative di informazione e coinvolgimento di attori sociali ed economici, con costanti azioni di informazione e formazione a livello del sistema educativo scolastico nel suo complesso, con l’istituzione di adeguati servizi di sorveglianza e correzione di pratiche non adeguate (es. gli “ausiliari della raccolta differenziata”).
Anche su questi temi i cittadini si aspettano coraggio e tempestività per queste importanti scelte, mettendosi da subito al lavoro.
Le proposte di Legambiente per i rifiuti
- priorità alla raccolta differenziata
- ottimizzazione della raccolta per beni durevoli “bianchi” (elettrodomestici), beni durevoli “grigi” (elettrici, elettronici), accumulatori, pile, lampade a fluorescenza, sfalci e residui di gestione aree verdi.
- immediato adeguamento del parco impiantistico di nobilitazione e trattamento di recupero (compostaggio, frazioni merceologiche da conferire al riuso industriale).- promuovere la partecipazione dei cittadini e del sistema delle autonomie locali alle politiche per la gestione dei rifiuti, anche al fine di superare le gestioni commissariali d'emergenza;
- garantire la legalità, l'economicità e l'efficacia delle gestioni, con un elevato livello di tutela della salute e dell'ambiente. - dare impulso alla bonifica dei siti contaminati (valloni, sentieri ecc).
Inoltre, l'uso efficiente delle risorse, la minimizzazione dei rifiuti ed il potenziamento del riciclo, come già provato in importanti settori, hanno una crescente importanza non solo ambientale, ma anche economica.
La qualità ambientale deve costituire un criterio di riferimento fondamentale per una effettiva valutazione del rapporto costi-benefici, per un impiego razionale delle risorse, per la scelta delle priorità, per modalità decisionali in grado di valorizzare la partecipazione dei cittadini.

TURISMO - Sviluppo turistico programmato e pianificato.Il turismo a livello mondiale ha ripreso a crescere a ritmi sostenuti. Per essere competitivi e tornare a crescere dobbiamo affrontare i fattori critici della nostra offerta:
-aumentare la qualità dei prodotti;
-diminuire i differenziali di prezzo con i nostri concorrenti;
-rendere più agevole il raggiungimento delle destinazioni turistiche;
-contrastare il lavoro nero ed irregolare nel settore turistico. A questo fine, noi crediamo che occorrano alcuni specifici interventi strategici: -Insediamenti turistici maturi: in questo settore dobbiamo promuovere, come altri Paesi europei, la trasformazione urbana e territoriale di qualità.
-Creare dei distretti turistico-culturali ( borghi, antichi percorsi, enogastronomia)
-Riqualificare gli investimenti in funzione dell'allungamento della stagione turistica per i lavoratori e per le imprese
-Creare adeguate strutture, in tutte le isole, per nautica da diporto. Qualità dell'accoglienza: per innalzare lo standard qualitativo riteniamo necessari investimenti nella formazione del settore turistico, perché le Eolie diventino un polo capace di attirare persone qualificate da tutto il mondo. A questo scopo puntiamo a qualificare l'istruzione secondaria specialistica e ad utilizzare gli enti esistenti (CGIL- IAL CISL – ENAIP ecc) nella formazione permanente dei lavoratori, anche per favorire l'impiego qualificato dei lavoratori neocomunitari ed extracomunitari. Crediamo inoltre nella necessità di ampliare e qualificare l'offerta alberghiera, in modo che il turista possa scegliere con la piena consapevolezza dei prezzi e della qualità offerta.
Prezzi concorrenziali: crediamo in una politica di contenimento dei prezzi basata sul consequenzia- le aumento del grado di utilizzo delle strutture turistiche.
Proponiamo inoltre di potenziare la dotazione infrastrutturale e di adottare politiche commerciali innovative per contenere i prezzi e riqualificare l'offerta turistica.
Il punto di partenza è la creazione di un circuito virtuoso tra sviluppo economico e sviluppo sociale, tra diritti e crescita, tra competitività e giustizia.

SANITA’- Garanzia di servizi e prestazioni
Diritto alla salute significa una sanità pubblica che garantisca servizi e prestazioni, ma anche informazione e consapevolezza dei cittadini come soggetti attivi delle scelte; che mette al centro il valore della dignità della persona e della personalizzazione della cura; che unisce in un patto per la qualità i bisogni e i diritti degli operatori con quelli dei malati. Il diritto alla salute è un bene per le persone e un investimento per il paese.
Le nostre priorità, i nostri obiettivi sono i seguenti : Il cittadino al centro del sistema: la sanità che vogliamo cura e si prende cura della persona, l'accompagna e la sostiene rispettandone i diritti e la dignità. È una sanità che mette al centro il cittadino e non la prestazione, la globalità della persona e non le sue parti malate. Pensiamo ad un sistema che consideri il diritto alla salute un diritto di cittadinanza direttamente esigibile.

COESIONE SOCIALE
Solo un territorio che cresce può generare risorse sufficienti a garantire la sua stessa coesione sociale. Per raggiungere entrambi questi obiettivi è prioritario aumentare la dotazione e la qualità dei beni e servizi collettivi disponibili per i cittadini e per le imprese che operano nel Mezzogiorno: legalità e sicurezza, sanità e servizi pubblici, scuola e ricerca, trasporti e connessioni, servizi urbani.
Le scelte di fondo:
-puntare più sul rafforzamento dei beni collettivi, disponibili per tutti, che su trasferimenti ai singoli; -puntare più su azioni che cambino strutturalmente le condizioni sociali, ambientali, produttive che su azioni che compensino le difficoltà; Non è possibile raggiungere questi obiettivi in tempi brevi. Ma è possibile dare una chiara indicazione dello scenario cui si tende, proponendo una “profezia credibile”, cioè creando e alimentando la fiducia dei cittadini e delle imprese sulle prospettive di rilancio delle Eolie. Una “profezia credibile” sul suo futuro immediato e sullo scenario a lungo termine, che faccia rinascere la speranza e accelerare gli investimenti.
Bisognerà dare voce alle organizzazioni della società civile e coloro che sostengono la bandiera della legalità, in modo da creare una pressione sociale vasta, condivisa e permanente per un comportamenti individuali e collettivi. Noi crediamo contribuirà al rafforzarsi di quel recupero di identità, di autostima, di amore dei luoghi, che è in corso da tempo al Sud, che si è tradotto ad esempio in un sensibile sviluppo dell'associazionismo o in grandi manifestazioni condivise. Contribuirà a rafforzare progressivamente un rapporto di fiducia fra società, politica e istituzioni, restituendo autonomia alla società, cancellando la domanda e l'offerta di politiche e misure particolaristiche e clientelari. Garantirà ai cittadini come diritto quello che spesso è concepito come un favore.

Piero Roux
Legambiente Lipari

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