lunedì 20 ottobre 2008

Il Sindaco Bruno, ha ragione. Usciamo…..allo scoperto…..

L’invidiato riconoscimento, che in tutto il mondo è stato occasione di sviluppo anche economico per le popolazioni locali e oggi importantissima occasione per la conservazione e valorizzazione dei territori dell’arcipelago Eoliano, rischia di essere azzerato dall’operato di un solo uomo: il nostro amato Sindaco.
Infatti, al documento presentato al Consiglio Comunale dagli ex lavoratori della pomice con la quale manifestano, giustamente, il loro “disappunto nei confronti della classe politica poiché, nonostante le innumerevoli rassicurazioni”, ad oggi, “non si è concretizzata la risoluzione della problematica occupazionale che attanaglia gli ex lavoratori del comparto pomice”, ha fatto seguito l’out out del Dottor Bruno che ha affermato:
"Se nella riunione del prossimo mercoledì a Roma, inerente il sito Unesco delle Eolie, non sarà posta al primo punto la soluzione della problematica inerente gli ex lavoratori della pomice, non ottempererò alle otto condizioni poste dall’Unesco per fare restare le Eolie nella World Heritage List”.
Il Sindaco Bruno si rivela, ancora una volta, un grande mistificatore, sottacendo le proprie responsabilità politiche e quelle della Regione, politicamente amica che, nella precedente amministrazione, tramite l’Assessore Santi Formica (AN) aveva elaborato un progetto di ASU che prevedeva, in un primo momento, il loro utilizzo nell'ambito del museo e dei siti archeologici delle isole e che avrebbe permesso agli ex lavoratori di essere re-impiegati in lavori socialmente utili, tramite il quale sarebbero stato loro corrisposto una integrazione salariale che avrebbe consentito di portare l'introito economico alla pari di quello percepito in Pumex.
Si trattava forse di promesse a fini elettorali?
Era un progetto al quale il nostro sindaco credeva a tal punto da rassicurare gli operai, tramite una lettera inviata agli stessi a ridosso delle imminenti passate amministrative ma senza fini reconditi?
Cosa ha fatto successivamente il Sindaco eletto – forse - anche con i voti delle famiglie dei lavoratori Pumex per mantenere un impegno che a quel punto era anche il Suo?
Certo non molto se, a distanza di un anno, gli operai sono costretti a presidiare l’aula consiliare reclamando - pacificamente – il mantenimento degli impegni presi.
Caro Sindaco Bruno, le Sue affermazioni suonano ancora una volta sibilline.
Un pensiero maligno attraversa la mia mente: non sarà che, manipolando ancora una volta i fatti e le persone, si utilizzino i lavoratori per aver un maggior spazio di manovra rispetto alle limitazioni poste dall’Unesco circa il progetto del “Megaporto”?
Riconosco che un tale pensiero è da scartare a priori, soprattutto se riferito ad un eoliano, ma è anche accertato che Lei, Sindaco Bruno certo non eccelle nel rispetto e tutela del patrimonio ambientalistico che amministra.
Legambiente Lipari
Piero Roux

lunedì 15 settembre 2008

FAI, CONTRARIO AI PROGETTI PORTUALI "FARAONICI"

LIPARI - Anche il Fai (Fondo Ambiente Italiano) è contrario ai "progetti faraonici dei nuovi porti" che si intendono costruire nella maggiore isola delle Eolie.
Lo ha sostenuto Massimo Bonaccorsi, delegato per Messina e Provincia, nel corso di un incontro che ha avuto a Lipari con oltre cinquanta aderenti che sono giunti da ogni parte d'Italia.
"Non condividiamo - ha spiegato - i "mega-progetti" che a livello portuale si intendono realizzare, in particolare nelle rade di Marina Corta e di Marina Lunga. Ci sarebbe unos travolgimento di quello che è l'habitati naturale di queste splendide zone... Lipari ha bisogno di strutture portuali a livello turistico e anche commerciale, certamente non nelle dimensioni previste negli elaborati progettuali".
Il delegato del Fai Bonaccorsi ha anche aggiunto che "sono già pronte un centinaio di cartoline che riguardano la manifestazione "Luoghi del Cuore" per dire "stop ai progetti faraonici delle dighe nelle rade di Marina Lunga e Marina Corta" che saranno inviate alle autorità preposte vigilano sulle isole Eolie".
Sui progetti portuali che la società mista "Lipari porto spa" (Condotte d'Acqua e Comune) intende realizzare - dunque - crescono i dissensi. Nei giorni scorsi è intervenuto l'Unesco per dire che si tratta di un progetto un po' troppo grosso, Legambiente è contraria, il centro sinistra non condivide tutta l'opera e di mezzo si sono anche messi i reperti archeologici rinvenuti nei fondali del porto di Sottomonastero.
A difendere e soprattutto a volere l'opera è la giunta Bruno, sostenuta dalla maggioranza consiliare del centro destra. E naturalmente la società Condotte D'Acqua che intende investire 80 milioni di euro per realizzare 400 posti barca e garantire 400 posti di lavoro.
La partita è tutta da giocare...

Scritto da : leonedilipari

domenica 7 settembre 2008

L'Isola che sarà -

Visione onirica di cosa sarà di Lipari con la costruzione del Megaporto
Scarica dal link: http://www.albaeoliana.it/index40.htm

Eolie: per i Porti Pubblici i soldi ci sono....

Inviato: Tue Jan 29, 2008 8:42 pm Oggetto: Sabatini: i soldi per i Porti Pubblici ci sono!

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Il consigliere Sabatini: "Porti pubblici, ci sono i soldi"

Una interrogazione avente come tema "Utilizzo fondi del Quadro comunitario di sostegno 2007-2013- Programmazione e realizzazione opere" è stata presentata dal consigliere Adolfo Sabatini(Nuovo Giorno) al sindaco del comune di Lipari, dott. Mariano Bruno. Il testo integrale:

Ecco i soldi pubblici per realizzare i porti alle Eolie.
Esordisco con questa affermazione, perché dalla lettura del "Programma Poliennale di Sviluppo economico e sociale aggiornamento 2007-2009 della Provincia Regionale di Messina, al paragrafo OBIETTIVO OPERATIVO 1.2.2. tendente a sviluppare la portualità Regionale, si legge testualmente "Potenziare e/o completare i porti di Lipari....." ed ancora " Porticcioli turistici alle Eolie..."
Infatti la decisione della Commissione Europea, come riportato dal documento, ha approvato in via definitiva il Programma Operativo Regionale FERS 2007-2013.
Come già ho avuto modo di esternare sono contrario al progetto di massima che Lei mi ha mostrato alla presente dei comandanti Giuseppe Merenda e Lorenzo Russo (anche loro molto critici), mentre sono favorevole ad un porto commerciale che si estenda da Punta Scaliddi fino all´odierno molo a giorno, ed ad un porto turistico che si sviluppi dal distributore Agip al porto di Pignataro.
Si lascerebbe così libera la splendida baia di Marina Lunga, da sempre bellissimo biglietto da visita che chi raggiunge le Eolie.
Nel ricordarLe che è anche possibile anche potenziare "i collegamenti eliportuali in particolare con le Isole Eolie.." e prevedere i collegamenti via mare dagli aeroporti di Catania e Reggio Calabria, con la presente la INTERROGO per sapere:
- se Lei e la sua giunta, vi siete adoperati per poter rientrare tra quei soggetti potenzialmente beneficiari ed interessati alla realizzazione e gestione dei porti turistici;
- se avete previsto aree dove realizzare elisuperfici;
- se avete studiato un piano di collegamento tra i citati aeroporti e le Eolie.-
Vista l´imminente scadenza si richiede risposta scritta in tempi brevi.

http://www.eolnet.it/news/2008/01/il-consigliere-sabatini-porti-pubblici.ht

sabato 30 agosto 2008

Lipari, gli operatori di Marina Lunga contrari al progetto di ampliamento del porto

LIPARI- Gli operatori commerciali e i titolari di concessioni demaniali marittime dell’area di Marina Lunga, lamentano la mancanza di attenzione da parte delle autorità comunali di Lipari in merito ai progetti di ampliamento delle strutture portuali dell’isola. In una nota inviata al sindaco e ai consiglieri comunali, quattro titolari di concessioni infatti denunciano come l’amministrazione ed il consiglio non abbiano sentito “il dovere di consultare preventivamente” i soggetti interessati.
Secondo gli autori della missiva, Salvatore Natoli, Giuseppe Li Donni, Onofrio La Greca e Filippo Saglimbeni, i quali fanno parte della Libera associazione della Nautica di Lipari, “il progetto del porto turistico per la zona”, previsto dalla Società Italiana Condotte d’Acqua Spa, andrebbe “rivisto”.
“Va concessa agli operatori commerciali, tutti eoliani, di poter rappresentare, attraverso la costituzione di un Consorzio, una proposta portuale alternativa per la rada di Marina Lunga” che, secondo gli scriventi, si porrebbe “a tutela delle nostre attività economiche e di tutti gli esercizi presenti lungo la via Francesco Crispi con una soluzione a basso impatto ambientale che da un lato dia maggiore sicurezza ai pontili galleggianti e dall’altro eviti la totale distruzione del lungomare”.
riportato da Strettoindispensabile

venerdì 29 agosto 2008







CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEI RITROVAMENTI EFFETTUATI A LIPARI
Palermo, 11 giugno 2008
Si è svolta giorno 11 giugno la conferenza stampa di presentazione dei ritrovamenti effettuati a Lipari. Erano presenti l'Assessore Regionale ai beni Culturali Antonello Antinoro, il Dirigente Generale del Dipartimento Beni Culturali Romeo Palma, il Soprintendente del Mare Sebastiano Tusa, il Comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico dei Carabinieri Giuseppe Marseglia e il Sindaco di Lipari Mariano Bruno. La scoperta cambia radicalmente l'immagine del porto imponendo la presenza di una possente struttura certamente connessa. La scoperta si colloca laddove le isobate marine si addensano mettendo in evidenza l’esistenza di una secca che si allunga dalla costa verso il largo in direzione N- NE che va verisimilmente interpretata come il prodotto di strutture e manufatti sommersi di epoca antica.E’ certo che la secca preesistesse all’edificazione delle strutture recentemente rinvenute dato che i fondali circostanti scendono sia a Nord che a Sud fino a circa m 20. Pertanto è ipotizzabile che su tale secca siano state costruite a più riprese (forse a partire dall’età romano – repubblicana a giudicare dai materiali archeologici reperiti sui fondali devastati dalla benna) le strutture portuali. Una poderosa variazione eustatica (bradisismo?) ha determinato l’inabissamento della struttura portuale ad oltre m 10 di profondità rispetto al livello del mare odierno. Che siano entrati in azione fenomeni di eustatismo parossistico è evidente dato che la normale variazione del livello del mare negli ultimi duemila anni di storia, in situazione di normalità, si colloca nell’ordine di qualche decina di centimetri. E’ interessante sottolineare che le strutture sono state immediatamente occultate da eventi di natura alluvionale evidenziati dalla presenza di strati argillosi e sabbiosi (provenienti certamente dal fiume Santa Lucia) e vulcanica evidenziati da strati di accumulo pertinenti probabilmente l’eruzione del Monte Pelato.Che questo spazio di mare di Marina Lunga potesse riservare le “sorprese archeologiche” di cui sopra era, tuttavia, prevedibile se pensiamo che già durante la costruzione del molo odierno fu segnalata la presenza di strutture e di colonne di pietra locale (probabilmente provenienti dalla cava del Fuardo) e furono raccolte monete e perfino il piede anteriore destro in bronzo di una statua di altezza di ca m 2 che L.Bernabo Brea ipotizza distrutta durante l’assedio romano a Lipari nel 252/251 a.C. (pubblicato nel 1985 in “Archeologia Subacquea 2”).Sulla base dei dati raccolti nel corso delle indagini preliminari condotte dai tecnici della Soprintendenza del Mare è ipotizzabile la presenza di una struttura dotata di grande portico con direzione NE/SO costituito da colonne del diametro di ca m 1,20 di cui abbiamo trovato tre plinti di base in situ su altezze diverse, ed altri tre sono stati strappati dalla benna prima della sospensione dei lavori di dragaggio. Tali colonne, in basalto locale, poggiano su un basamento che appare essere di marmo bianco. La possente struttura di sostruzione del monumento appare costruita in opus cimentum con pietre di grosse dimensioni che confermerebbe la datazione ad età romano repubblicana del monumento. Forse questo edificio corrisponde con una fase di ricostruzione intensa della città nel corso del II sec a.C, attestato da 7 strade ritrovate a terra nella città bassa, con uno o due strade principali. La natura dell’edificio è ancora difficile da definire. Potrebbe trattarsi di un portico posizionato su un molo portuale o di un edificio pubblico o sacro in zona portuale.

La grande quantità di ceramica raccolta sul posto (acroma a pareti sottili, incisa, a vernice nera campana, frammenti di anfore con manico bifido del tipo Dressel 2/4 e rodio, grandi contenitori con orlo decorato caratteristici dell’ambiente portuale per la conservazione delle derrate del tipo dolia) è databile tra il II ed il I sec.a.C. in accordo a quanto proposto per la datazione del manufatto. Tuttavia sarà possibile (ed è un caso rarissimo in archeologia subacquea) datare la struttura adottando la tecnica dello scavo stratigrafico poiché il monumento appare coperto da una possente stratigrafia intatta dello spessore di oltre i m due. Sottolineammo che i frammenti non sono asolutamente fluitati o logorati dalle correnti, o dal moto ondoso, ma assomigliano ai frammenti terrestri con frattura netta. Solo lo scavo archeologico stratigrafico del sito potrà fornire alcune risposte. Ma sarà essenziale, anche al fine di delimitare l’area interessata dalle emergenze archeologiche, effettuare indagini preventive con sub-bottom profiler. Le indagini preliminari sono state condotte dalla Soprintendenza del Mare sotto la guida di Sebastiano Tusa da Stefano Zangara, Gaetano Lino, Philippe Tisseyre e Marcello Consiglio con il supporto subacqueo di Bartolo Giuffrè e l’assistenza del Direttore del Museo Archeologico Eoliano “L.Bernabò Brea” Riccardo Gullo e con il prezioso supporto dell’Arma dei Carabinieri, attraverso il prezioso ausilio del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale della Sicilia (comandato dal Capitano Giuseppe Marseglia) che ha coordinato l’unità navale di Milazzo ed i militari del Nucleo Carabinieri Subacquei di Messina guidati dal Lgt. Salvino Antioco, oltre ai Carabinieri della Stazione CC di Lipari guidata dal m.llo Francesco Villari. Importante e decisivo è stato il contributo dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari per la messa in sicurezza e la protezione dell’area marina interessata dalla scoperta.


Filmato TGWeb:


giovedì 21 agosto 2008

Presentazione fotografica progetto "megaporto" (Rodriquez)

PROPOSTA E STUDIO DI FATTIBILITA‘ PER LA RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA PORTUALE CON FINALITA' COMMERCIALE, CROCIERISTICA E DIPORTISTICA DI MARINA CORTA, SOTTOMONASTERO, MARINA LUNGA E PIGNATARO NELLA RADA DELL'ISOLA DI LIPARI
scarica presentazione

lunedì 18 agosto 2008

Giuseppe Rodriquez progettista del Megaporto di Lipari

Giuseppe Rodriquez estensore del Progetto Megaporti di Lipari
Persino Scuola Radio Elettra ha preso dall’ingegner Beppe le distanze: quel titolo accademico non le appartiene. Ciononostante il progettista più ricercato nello Stretto impazza e fa affari d’oro. Segno che qualcuno molto in alto lo apprezza per le sue idee innovative, i suoi ricercati modelli, le sfumature degne dell’accademia di Brera. Peccato che il resto della comunità non sia per nulla d’accordo. Come a esempio, gli spettatori del San Filippo, gli utenti di Villa Dante e chi posteggia al Cavallotti. Di Mastro Beppe non hanno un’alta considerazione. Chissà perché…( fonte:IMGPress Domenica 17 agosto 2008)
SONDAGGIO:
Affidereste la progettazione del vostro pollaio all'ing. Giuseppe Rodriquez estensore dei progetti:
- Megaporti di Condotte d'Acqua visibile a pagina:
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlek74057nuV4ZsE2XG7q2EC5rt8-jaSiS6tkf6X_ZaWDnwstgFL7zkQV3LiHzYPgyL-GkS39jCDx77hmrAks2KgyxH7SQKSlCcyEkUJknXJ1idfXtSq5hyphenhypheneCzZaSM6s-evsUksIyn7sc/s1600-h/mostrapdf[1]+copia.jpg
- Porto di Pozzallo visibile a pagina:
http://fons.pa.cnr.it/sicilimprese/atlante-asi/atlante/Porto-Pozzallo.html
- Villa Dante visibile a pagina
http://www.messinawebtv.it/site/singola.php?contentId=3242
- Stadio di San Filippo
- Palazzo delle Poste di Lipari
- Complesso Mulino Lipari ?
SI NO scrivete a: info@eolclub.com

domenica 17 agosto 2008

PORTI SI, MA NON COSI

Un colossale progetto di porti da realizzare nell'isola di Lipari (Arcipelago delle Eolie) in mano a privati e stato varato dalla locale amministrazione comunale. Il progetto prevede che l'intera baia, da Marina Corta a Pignataro, venga cancellata da una coltre di cemento, inglobata in banchine e antemurali alti 4,5 metri, e trasformata in un gigantesco "marina", dato per 50 anni in concessione a una società dove il comune avrebbe il 30% di quota e il 70% sarebbe appannaggio della società "Condotte d'Acqua Spa". Anche il porto commerciale, che per un'isola rappresenta "le chiavi di casa", verrebbe dato in gestione ai privati. Questa opera faraonica, inoltre, rischia di fare perdere alle Eolie lo status di Sito Patrimonio dell'Umanità, poiché l'Unesco si è espresso negativamente verso un progetto che prevede un impatto ambientale e paesaggistico senza precedenti per l'arcipelago e che verrebbe realizzato in assenza di un Piano Regolatore dei Porti. Noi vogliamo un porto adeguato alla realtà dell'isola, che potrebbe essere realizzato con fondi pubblici (quelli stanziati dalla Regione Siciliana per la "messa in sicurezza dei porti"), ma che costituisca una reale opportunità per tutti e non un disastro ambientale a beneficio di pochi investitori esterni. Anche la tua firma può contribuire a fermare questo scempio: NO al mega-porto proposto dall'amministrazione comunale di Lipari e dalla società "Condotte d'Acqua Spa" SI a un porto pubblico realizzato con fondi pubblici, che sia però definito da un Piano Regolatore dei Porti; che abbia una dimensione compatibile con le raccomandazioni dell'Unesco; che sia progettato secondo criteri rispettosi verso il paesaggio e l'ambiente, le borgate marinare, le esigenze della comunità eoliana e dei suoi visitatori, la loro storia e la loro economia. .....
A pharaonic project of private harbours to build on Lipari Island (Aeolian Archipelago) has been proposed by the Mayor and Councillors of Lipari. These harbours could cover the whole Lipari Bay with a huge concrete flow, in order to build docks of 4,5 meters of elevation and to transform this wonderful place in a “marina”. This latter will give in concession for 50 years to a company constituted by 30% of public administration and 70% of the private partner “Condotte d’Acqua Spa”. Also the commercial harbour, which is like to give the “home keys of the island” to a private company. This project represents also a threat for the permanence of the Aeolian Island among the World Heritage Sites, because Unesco has given an alarm for its high environmental impact.
We want an harbour sustainable, which don’t represent an environmental disaster and which could be realised with public funds. Also your signature can help to stop it: NO to the mega-harbour proposed by local administrator and “Condotte d’Acqua Spa” company YES to a public harbour build with public funds, projected following the indications of an Harbour Plan, in order to preserve the environmental and landscape characteristics, the local communities, their history and economy.

Megaporto: lo scempio di Lipari

Filmato sul progetto originario del Megaporto di Lipari affidato da Condotte d'acqua all'ing. Giuseppe Rodriquez
Il progetto è stato recentemente modificato. Il progettista ha, con dovizia, arrotondato gli angoli.
http://www.youtube.com/watch?v=zEznpP5nFog

mercoledì 13 agosto 2008

Chi gestisce Condotte d'Acque?




E' il 7 aprile 1880 quando il conte Bernardo Blumenstihl, il commendator Alessandro Centurini e l'ingegner Angelo Filonardi costituiscono la Società Italiana per Condotte d'Acqua SpA.
Il 13 giugno 1880 con la firma del re Umberto I parte ufficialmente l'avventura della Condotte.
La Condotte America, Inc. viene costituita nel novembre del 1987.
il 1° dicembre 1997 quando la Ferrocemento - Costruzioni e Lavori Pubblici SpA acquisisce la Gambogi Costruzioni SpA. e la Recchi Costruzioni SpA.
Il primo agosto 1999 attraverso il conferimento del ramo d'azienda Opere Pubbliche e Private della Ferrocemento a Condotte nasce un nuovo soggetto societario e come denominazione viene scelta quella della società più antica: Società Italiana per Condotte d'Acqua SpA. A capo del gruppo resta Ferfina SpA con funzioni di holding e finanziaria del gruppo.
Condotte Immobiliare nasce nel 2002 dallo spin off delle attività immobiliari del Gruppo Ferfina
Paolo BRUNO
È presidente e azionista all’89% di Ferfina SpA, holding e finanziaria del Gruppo da lui fondato e guidato, cui fanno capo Condotte d’Acqua SpA, Condotte Immobiliare SpA, Condotte America, Condotte Algeria, Condotte Romania, Ferrocemento Srl, Fe-Taverna Srl (servizi assicurativi e brokeraggio), Agricola Roncigliano Srl (settore agricolo)
La sua storia trae però origine dalla costituzione, nella Ferrocemento Costruzioni e Lavori Pubblici nel 1992, della divisione Immobiliare

CORDATA COLLEGATA A IMPREGILO
Pirelli & C. e di Telecom Italia Mobile (TIM), società controllate dalla famiglia Benetton; Fondazione Cassa di Risparmio di Roma, l’olandese ABN Amro, del gruppo bancario Capitalia; la finanziaria Gemina; la C.M.C. Cooperativa Muratori & Cementisti di Ravenna; BPM-Banca Popolare di Milano, Capitalia, Banca Intesa, Monte dei paschi di Siena, Unicredit, Efibanca-Banca Popolare Italiana, Unipol Bank, Carige e Assicurazioni Generali;
SOCIETA’ PARTECIPATE
Adduttore Ponte Barca S.c.r.l. - Alibo S.c.r.l. - Amest S.r.l.- Anagnina 2000 SCRL - Clodia scrl - Coboco Corumana Consortium - Condag Spa - Condgest S.r.l.- Condori S.c.ar.l.- Condotte And Partners,Qatar J.V.Scrl - Condotte Vega S.r.l. - Condotte Velodromo S.r.l. - Con.fi.pi S.c.ar.l. - Consacer S.c.r.l.- Consal S.c.n.c.- Condex srl - Consorzio C.I.R.C. - Consorzio Cirso - Consorzio Cofesar - Consorzio Co.Inf.Ro.- Consorzio Condofer - Consorzio Consavia S.c.n.c. - Consorzio Consir - Consorzio Co.ri.pi. - Consorzio Duemilacinquanta - Consorzio Ferroviario Vesuviano - Consorzio Fespi - Consorzio Ific - Consorzio Infrav - Consorzio Italcocer - Consorzio Italvenezia - Consorzio Lav.Mari.Porto Ta. - Consorzio - Consorzio Novocen - Consorzio Scilla - Consorzio Team- Consorzio Venezia - Nuova Cosital S.c.ar.l.- Costruzioni Arsenale di Venezia S.c.ar.l. - Diamante Paola scrl - Edil.Gi S.c.a.r.l - Felario S.c.r.l- Felovi S.c.n.c. -Eurolink S.c.p.a - Ferica s.c.ar.l. - Fero S.c.ar.l.- Galliera 2000 S.c.r.l.- Irimuse S.c.r.l. - I.M. Intermetro S.p.a.- Irfur S.c.ar.l.- Itaca S.c.r.l.- Lipari Porto S.p.a.- Marsico Nuovo S.c.r.l - Melito S.c.ar.l.- Pantano S.c.r.l.- Porto Industriale Cagliari S.c.ar.l.- R.c.c.f. Nodo di Torino S.c.p.a.- Reggio Calabria-Scilla S.c.p.a.- Salerno Reggio Calabria S.c.p.a.- Santamaria S.c.ar.l.- Seifra scarl - Sud Est S.c.r.l- T.S.I. 1 S.c.r.l.- Tangenziale di Viterbo S.c.ar.l.- Tapso S.p.A

martedì 12 agosto 2008

Ancora a proposito di condotte d'acqua

da una nota ricevuta dal Signor: SALEEM DAIFULLAH email: mainhotspa_deadsea@yahoo.co.uk
Strada Hammamat Main - Mar Morto (Condotte Giordania) -
E’ la nostra strada sicura? - È venuta a nostra conoscenza che la strada da Main Terme (Hammamat Main) al Mar Morto e tutte le strutture di cemento (incluso due ponti e molti muri di sostegno) costruiti in Giordania da una Società italiana (Societa Italiana per Condotte d’Acqua S.p.A.) e completata nel 2006, sarebbero in pericolo. Sembrerebbe infatti che l'acqua usata per tutti i lavori di costruzione (da Uadi Himara) fosse contaminata, non appropriata per lavori di costruzione, ed i risultati dei test siano stati manipolati da Condotte attraverso un laboratorio esterno. Dai link riportati qui di seguito sembrerebbe che Condotte non sia nuova a questo genere di falsificazioni. Si riporta anche che la stessa acqua sia stata utilizzata da Condotte come acqua potabile per i nostri lavoratori giordani in cantiere per più di 3 anni provocando seri problemi di salute. Condotte rappresenta la mafia italiana in tutto il mondo? Qualcuno potrebbe investigare la questione? Uadi Himara ancora è là e perciò chiunque potrebbe prendere un esemplare dall'acqua per l'analisi corretta e vera. Il Governo del Regno di Hashemite della Giordania è pronto per salvaguardare i nostri interessi e la nostra gente? IN DIO NOI VERAMENTE ABBIAMO FIDUCIA firmato per conto del nostro Paese adorato e tutti i lavoratori giordano : -DAIFULLAH SALEEM-IBRAHIM SALEEM-DAOUD SALMAN-SAMEEH HUSSEIN-ALI AZARAT-AYED HASAN-FAWAZ SALAMEH-AHMAD MUFADI-OMAR SAWEILIM-HUSSEIN FREIHAT-AHMAD SULEIMAN-SAMEEH AL JANABDEH-WA’EL ABDULLAH-SAMI MOHAMMAD-IBRAHIM MOHAMMAD other links : http://sugarcubes.blogsome.com/2005/11/02/environmentalists-protest-against-pollution-of-wadi-himara/ http://translate.google.com/translate?hl=en&sl=it&u=http://eddyburg.it/article/articleview/11004/0/287/&sa=X&oi=translate&resnum=2&ct=result&prev=/search%3Fq%3Dsocieta%2Bitaliana%2Bper%2Bcondotte%2Bd%2527acqua%2Brevoca%2Bcertificato%2Bantimafia%26hl%3Den%26rlz%3D1W1SNYW%26sa%3DG http://translate.google.com/translate?hl=en&sl=it&u=http://www.lecceprima.it/articolo.asp%3Farticolo%3D7351&sa=X&oi=translate&resnum=3&ct=result&prev=/search%3Fq%3Dsocieta%2Bitaliana%2Bper%2Bcondotte%2Bd%2527acqua%2Brevoca%2Bcertificato%2Bantimafia%26hl%3Den%26rlz%3D1W1SNYW%26sa%3DG http://translate.google.com/translate?hl=en&sl=it&u=http://gazzettino.quinordest.it/VisualizzaArticolo.php3%3FLuogo%3DVenezia%26Codice%3D3742926%26Data%3D2008-4-5%26Pagina%3D7&sa=X&oi=translate&resnum=6&ct=result&prev=/search%3Fq%3Dsocieta%2Bitaliana%2Bper%2Bcondotte%2Bd%2527acqua%2Brevoca%2Bcertificato%2Bantimafia%26hl%3Den%26rlz%3D1W1SNYW%26sa%3DG http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/04/18/bo_047tav.html http://translate.google.com/translate?hl=en&sl=it&u=http://www.legambiente.eu/associazione/rassegnaStampa/articolo.php%3Fid%3D2349&sa=X&oi=translate&resnum=2&ct=result&prev=/search%3Fq%3Dil%2Bsole%2B24%2Bore%2Bantimafia%2Bcondotte%2Bsi%2Bferma%26hl%3Den%26rlz%3D1W1SNYW%26sa%3DG http://translate.google.com/translate?hl=en&sl=it&u=http://www.eolnet.it/news/2008/04/condotte-dacqua-intervento-di.html&sa=X&oi=translate&resnum=2&ct=result&prev=/search%3Fq%3Dsocieta%2527%2Bitaliana%2Bper%2Bcondotte%2Bd%2527acqua%2Bsalerno%2Breggio%26hl%3Den%26rlz%3D1W1SNYW%26sa%3DG http://translate.google.com/translate?hl=en&sl=it&u=http://newscontrol.repubblica.it/item/433594/anas-a3-di-pietro-segnala-rapporti-condotte-ndrangheta&sa=X&oi=translate&resnum=2&ct=result&prev=/search%3Fq%3DSOCIETA%2BITALIANA%2BPER%2BCONDOTTE%2BD%2527ACQUA%2BMAFIA%26start%3D10%26hl%3Den%26rlz%3D1W1SNYW%26sa%3DN http://www.lanuovaecologia.it/ecomafie/ciclo_del_cemento/9161.php http://www.telereggiocalabria.it/index.php?option=com_content&task=view&id=6581&Itemid=59 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http://notiziariodelleeolie.myblog.it/archive/2008/02/16/sequestrato-cantiere-concesso-in-sub-appalto-dalla-societa-c.html http://translate.google.com/translate?hl=en&sl=it&u=http://notiziariodelleeolie.myblog.it/archive/2008/02/16/sequestrato-cantiere-concesso-in-sub-appalto-dalla-societa-c.html&sa=X&oi=translate&resnum=10&ct=result&prev=/search%3Fq%3DSOCIETA%2BITALIANA%2BPER%2BCONDOTTE%2BD%2527ACQUA%2BDDA%26hl%3Den%26rlz%3D1W1SNYW%26sa%3DG http://www.albaeoliana.it/index11.htm http://translate.google.com/translate?hl=en&sl=it&u=http://www.albaeoliana.it/index11.htm&sa=X&oi=translate&resnum=1&ct=result&prev=/search%3Fq%3DSOCIETA%2BITALIANA%2BPER%2BCONDOTTE%2BD%2527ACQUA%2BDDA%26start%3D10%26hl%3Den%26rlz%3D1W1SNYW%26sa%3DN http://62.149.198.234/condotte/ita/not/schede/00093.htm http://phpbb.forumgratis.com/giovanieoliani-about1309.html http://translate.google.com/translate?hl=en&sl=it&u=http://phpbb.forumgratis.com/giovanieoliani-about1309.html&sa=X&oi=translate&resnum=1&ct=result&prev=/search%3Fq%3DCondotte%2Bd%2527acqua%2B%2Be%2Bla%2Bmafia%26start%3D60%26hl%3Den%26rlz%3D1W1SNYW%26sa%3DN http://www.ecomafianews.blogspot.com/2008/02/sigilli-al-cemento-pericoloso-delle.html http://translate.google.co.uk/translate?hl=en&sl=it&u=http://www.notavtorino.org/documenti/condotte-noantimaf-16-4-08.htm&sa=X&oi=translate&resnum=3&ct=result&prev=/search%3Fq%3Dcondotte%2Broma%2Be%2Bla%2Bmafia%26hl%3Den%26rlz%3D1W1SNYW%26sa%3DG http://www.prussia.com/sinistri.html http://translate.google.co.uk/translate?hl=en&sl=it&u=http://www.prussia.com/sinistri.html&sa=X&oi=translate&resnum=4&ct=result&prev=/search%3Fq%3Dcondotte%2Broma%2Be%2Bla%2Bmafia%26start%3D110%26hl%3Den%26rlz%3D1W1SNYW%26sa%3DN http://www.independent.co.uk/news/europe/mafia-is-italys-biggest-commercial-business-397716.html http://www.dirittiglobali.it/articolo.php?id_news=3975 http://napoli.indymedia.org/node/4012 http://piemonte.indymedia.org/article/1942

martedì 29 luglio 2008

Delocalizzazione del porto romano?



Vertice a Palermo all'assessorato regionale ai beni culturali dopo il ritrovamento delle colonne in marmo dell'epoca romana nei fondali del porto di Sottomonastero di Lipari. Sono intervenuti l'assessore Antonello Antinoro, il sovrintendente del mare Sebastiano Tusa e anche il sindaco di Lipari Mariano Bruno. E si è subito aperto il dibattito su cosa fare: "Lasciare li' il colonnato, sott'acqua, sarebbe un'attrattiva formidabile - ha detto il professore Tusa - però è un'area portuale e allora è probabile che dovremo studiare le misure per la delocalizzazione, un trasferimento come è stato fatto per altri celebri templi" Portarlo via? "Lipari è piena di straordinarie opere - ha risposto l'assessore Antinoro - l'importante è non bloccare i lavori del porto, si possono solo fermare per qualche settimana". Nei prossimi giorni la Sopritendenza metterà in opera le attrezzature per effettuare la stratigrafia dei fondali e delimiterà l'area dell'emergenza archeologica, entro i quali i lavori dovranno essere sospesi, nè potranno attraccare mezzi. Il sindaco Mariano Bruno ha spiegato che "la ditta impegnata nei lavori è disposta a collaborare, a cambiare il progetto, a contribuire al salvataggio dell'opera. Lipari è orgogliosa del ritrovamento, ma chiede il rispetto della sua storia sottomarina e soprattutto chiede che il ritrovamento non significhi il blocco delle attività del porto". Ha concluso l'assessore Antoniro: "Decideremo in una conferenza di servizi".


http://www.bartolinoleone-eolie.it/news/index.htm

Cemento sulle Eolie

Tutto il male possibile si abbatta su chi ha intenzione di distruggere uno degli ultimi paridisi naturali esistenti in Italia, tuttora, ancora, patrimonio dell'umanità. dal blog http://www.beppegrillo.it/

Le Eolie sono bellissime. Le hanno abitate gli dei e le tracce della loro antica presenza si vedono ancora. Gli eoliani non me ne vogliano, ma le isole non appartengono solo a loro. Sono un patrimonio mondiale riconosciuto dall’Unesco. Per questo l’appello che pubblico è per tutti i cittadini del mondo. So che molti eoliani sono emigrati in Australia. Anche voi laggiù, da “Down Under” fatevi sentire. Il nostro ministro dell’Ambiente è pregato di intervenire per guadagnarsi lo stipendio. Il partito del cemento in Italia non deve più trovare sponde o rappresentanza politica. Si sente il bisogno di altro, di spazi, della decostruzione, della demolizione delle seconde e terze case abitate due settimane all’anno. Del recupero del Bel Paese. In alcuni Comuni può costruire solo chi risiede, mi sembra un’iniziativa da copiare. Il blog è a disposizione per una risposta del sindaco di Lipari.

“Caro Beppe, scrivo da Lipari, arcipelago eoliano, a nome di un gruppo di miei concittadini. L'arcipelago eoliano, incluso dall'UNESCO tra i siti del World Heritage e riconosciuto tra i "Patrimoni dell'Umanità" è a rischio ecomostro! E non sto parlando di una villa abusiva o di qualche albergo di troppo... Con la riconferma del sindaco uscente nelle ultime elezioni comunali, c’è il pericolo di una distruzione ambientale e paesaggistica senza precedenti per l'arcipelago. Il sindaco di Forza Italia, Mariano Bruno (già vincitore della bandiera nera di Legambiente) si appresta ad avviare un progetto faraonico: la costruzione di un MEGA-porto, che andrebbe a ricoprire tutta la costa della città storica di Lipari, coinvolgendo una delle baie più belle dell'arcipelago e distruggendola irrimediabilmente. Oltre alla distruzione fisica del borgo marinaro di Marina Lunga, di fronte alla costa si andrebbero a costruire muraglioni alti 4.50 m, che toglierebbero la vista del mare. Il progetto prevede la realizzazione di volumi e superfici in cemento che decuplicherebbero quelle del porto attuale, oltre alla costruzione di un grosso centro commerciale che occuperebbe un tratto di banchina interamente realizzato sul mare. Non si conterebbero poi i danni futuri: nei mesi estivi si concentrerebbero sull'isola centinaia di barche e barchette oltre a navi da crociera, con poco o nullo beneficio per la comunità, ma ovvii danni ambientali, poiché questo determinerà affluenze eccessive. Come se non bastasse, il porto sarà di fatto privato per i prossimi 50 anni, poiché affidato a una società privato-pubblica formata dal Comune di Lipari (con un 30% di partecipazione) e dalla Società Condotta d'Acque spa. Questa privatizzazione comprende anche le strutture portuali commerciali, ovvero la naturale e sostanzialmente unica via d'accesso dell'isola, dove imbarcano e sbarcano navi e aliscafi. Ciò, naturalmente, pone grandi interrogativi: qualsiasi futura spesa relativa alla manutenzione del porto rischierà di riversarsi sulle compagnie di navigazione e, di conseguenza, sulle tasche dei cittadini. Inoltre, questo progetto-scempio viene ideato e realizzato in totale assenza degli strumenti di controllo e tutela, come le prescrizioni del Piano Territoriale Paesistico, che prevede la preventiva stesura di un Piano Regolatore dei Porti, ad oggi mai realizzato. Ed è lecito temere possibili infiltrazioni mafiose. Ricordiamo che le Eolie, caso più unico che raro nel panorama mondiale, sono tuttora a rischio di estromissione dalla lista UNESCO dei Patrimoni dell'Umanità. Riteniamo che questo progetto non sia un fatto locale, ma un problema di carattere nazionale e internazionale; si rende quindi necessaria una campagna informativa che vada oltre la realtà locale ed è per questo che ci siamo rivolti a voi. Noi a Lipari stiamo iniziando a muoverci per cercare di impedire a tutti i costi questo scempio, e stiamo tentando di informare il più possibile l'opinione pubblica...se potete, diffondete la notizia. Abbiamo postato su youtube un video dove ricalcando la presentazione virtuale dello studio di fattibilità della Società Condotte d'Acqua, mettiamo in evidenza le maggiori criticità del progetto. Grazie per la collaborazione, è davvero importante!” . Paolo Ps: è possibile inviare all’UNESCO segnalazioni su beni patrimonio dell’umanità in pericolo a: wh-info@unesco.org

RISPOSTA di Bonelli, capogruppo dei Verdi: "Il Ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio è già intervenuto ed interverrà ulteriormente per quanto riguarda le Eolie, chiedendo l'istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eoliche, strumento necessario per intervenire contro la cementificazione e gli ecomostro. Purtroppo la competenza in materia di urbanistica è della Regione Siciliana. Ma stiamo lavorando duramente per far si che il meraviglioso ecosistema delle isole Eolie sia preservato attraverso l'istituzione di un Parco Nazionale".

Conferenza di servizio sul progetto megaporto

“conferenza di servizi” del 18 luglio 2008. Ci scusiamo con i cittadini di Lipari, che ci hanno accordato la loro fiducia eleggendoci tra i loro rappresentanti presso la più alta istituzione del paese, il Consiglio Comunale. Ci scusiamo perché, in buona fede, eravamo convinti di poter rappresentare le loro istanze, manifestare le loro esigenze, esprimere la loro volontà, in merito alle tante, delicate questioni che investono la vita del nostro comune. Stamattina, invece, abbiamo compreso che la realtà è diversa da come la immaginavamo. Abbiamo scoperto di ricoprire un ruolo privato dell’effettiva capacità di incidere nel dibattito e nelle scelte del nostro paese. E lo abbiamo scoperto presentandoci a una fantomatica “conferenza di servizi” (che è stata definita tale, senza realmente esserlo) o, forse, a una “riunione tecnica”, che di “tecnico” doveva pure avere qualcosa ma che non è stato meglio precisato, indetta dal Sindaco e aperta a tutti, assessorati regionali, tecnici comunali, capitanerie di porto, soprintendenze del mare e di terra, farmacisti esperti di porti, ma non a noi. “Non vi faccio entrare”, ha subito puntualizzato il Sindaco. Ma come, Sindaco? La nostra veste istituzionale, la rappresentanza democratica delle istanze, il ruolo ispettivo dei consiglieri, eccetera eccetera ... “Non vi faccio entrare”, ha ribadito il Sindaco, “verrete oggi pomeriggio alla conferenza stampa”, dove insieme alla cittadinanza potremo apprendere le novità sul progetto della Società “Lipari Porti”. Non tutti i consiglieri, in verità, conosceranno i piani sul porto dei liparesi oggi pomeriggio. Qualcuno – della maggioranza – li ha appresi già ieri sera, nel corso di una cena offerta (pare) dalla stessa Società ai nostri colleghi più fidati ed, evidentemente, meno critici nei confronti di un progetto calato dall’alto da un soggetto privato.Noi no. “Non vi faccio entrare”. Non potendo entrare, ce ne siamo andati, e ci scusiamo – di questo – con i nostri concittadini.

I consiglieri comunali Giacomo Biviano, Pietro Lo Cascio e Adolfo Sabatini

lunedì 28 luglio 2008

Legambiente-proposte di gestione territoriale

Circolo di Lipari
Oggetto: Contributo al dibattito sul programma della futura amministrazione
comunale.
AMBIENTE - Una nuova alleanza con la natura: ambiente e territorio per lo sviluppo.
Avviare una riflessione sulle sfide del prossimo futuro, dal nostro punto di vista di “ambientalisti impegnati” al fine di dare a questa città un futuro sostenibile. Convinti che la “ecopolis” per la quale ci battiamo, non è la città di Utopia, né tanto meno una città qualsiasi con qualche aiuola e giardinetto in più ma è una città, intanto, che torni ad essere “agorà” e dove l’ambiente si affermi nelle politiche come un elemento decisivo per portare più benessere, più socialità, più salute.
Una città più “sociale”, dove riacquistano valore i luoghi e i momenti “comunitari”. Una città del dialogo, dell’interdipendenza, valori particolarmente cari ad una cultura come la nostra che ha sempre cercato di guardare al mondo nella sua complessità e che si batte per migliorarlo nel segno della sostenibilità sia sociale che ambientale.
L’ amministrazione comunale dovrà farsi carico di avviare con urgenza la procedura di istituzione delle Riserve Naturali Orientate "Isola di Lipari" e "Isola di Vulcano", che giacciono da anni sul tavolo dell'assessorato territorio e ambiente della regione Sicilia, quale unico strumento effettivo e pienamente sostenibile di intervento per la salvaguardia dagli incendi, sempre più numerosi, e dal degrado ambientale che ha raggiunto livelli di insostenibilità tali da non permetterci di credere di potere, come sola amministrazione, essere in grado di gestire il territorio senza i vincoli e i controlli che si attuano nell'ambito di una riserva.
L’amministrazione comunale ovrà adoperarsi nel correggere alcune difformità sul PRG.
Un caso per tutti, il trasferimento della centrale elettrica a Monte Rosa, zona A della futura riserva naturale orientata, già oggetto dei rimboschimenti effettuati dalla AFDRS, e in pratica unico tratto di costa integra che si affaccia sulla rada di lipari. Al fine di evitare l’estendersi di un'inutile antropizzazione a tutto ciò che sta a portata di sguardo. Naturalmente, questo e altri punti saranno oggetto del dibattito (breve e di difficile accoglienza) cui dovrebbe essere sottoposto il PRG, che già parte tra l’altro con sostanziali handicap iniziali.
Insomma, favorire uno sviluppo organico delle Eolie per aiutare noi stessi, in una visione a forte contenuto ideale ma anche squisitamente “utilitaria”.
Questa utilità, abbraccia pure la sfera strettamente politico-amministrativa. Perchè contribuisce a rendere la città più accogliente e più “affettuosa”, verso i suoi abitanti e verso chi la guarda da fuori; perchè favorisce l’integrazione dei cittadini stranieri; perchè rafforza gli anticorpi civili ad ogni possibile deriva d’intolleranza e di violenza.
Per chiudere il cerchio di una politica amministrativa davvero sostenibile, che guardi fino in fondo all’ambiente come ad un terreno privilegiato su cui fortificare e rinnovare la città sul piano anche sociale ed economico, serve, a nostro parere, aggredire le radici più profonde dei mali ambientali delle eolie, cambiando, in parte, scelte troppo timide o peggio inappropriate.
La nostra è una città che sa trasformarsi e rinnovarsi, curare le proprie ferite e invertire le dinamiche negative, in una chiave che veda il miglioramento della qualità ambientale e la tutela della salute come asse trasversale dell’azione politico-amministrativa. La nostra visione futura è quella di una città più moderna e vivibile, più aperta e accogliente, con meno automobili e meno inquinamento, da girare a piedi o in bicicletta; pulita e attenta a recuperare e riciclare i propri rifiuti, a risparmiare energia e a produrla attraverso fonti rinnovabili; che mette al centro delle proprie strategie la valorizzazione del proprio incomparabile patrimonio storico e ambientale. Di una città, dove per creare nuovo lavoro e nuova economia si punti sull’innovazione, sul turismo di qualità, sulla cultura. E infine, di una città sempre più consapevole del proprio posto nel mondo, che vuol dire orgoglio di sè ma anche responsabilità per le conseguenze che il proprio modello di sviluppo determina su scala più generale, per tutte le isole del mediterraneo.

Pianificazione urbana
Il nuovo Piano Regolatore è una grande occasione per "ripensare" la città e migliorarne la qualità ambientale complessiva, con una vocazione produttiva legata ai beni ambientali, archeologici, alla cultura, all’informazione, alle telecomunicazioni, al turismo, all’accoglienza.
Legambiente guarda al nuovo Prg quale punto di partenza per ridefinire la carta d'identità della città. Bisogna puntare sulla piccola ospitalità, sulle spiagge libere attrezzate, sulla valorizzazione degli innumerevoli siti di interesse storico, archeologico e naturalistico, sull’enogastronomia e i prodotti tipici, su una portualità diffusa ma misurata ed integrata, su attività ricreative sostenibili come, per fare alcuni esempi, l’immersione subacquea, il pescaturismo, la vacanza o il giro in barca gestite da realtà locali. Anche quest'anno, invece, alle prime giornate di sole, è tornato il problema del sovraffollamento, di un litorale invaso dalle automobili, senza praticamente nessun piano parcheggi, ma solo con il controllo dei vigili per fluidificare il traffico, con gli autobus bloccati nella stessa sede viaria delle automobili. Una situazione che si ripete ogni estate, con continui annunci di operazioni mai realizzate quale la pedonalizzazione della litoranea dando spazio al mezzo pubblico che sarebbe una scelta forte e utile per i cittadini,

Promuovere le fonti energetiche rinnovabili
Prevedere negli edifici in uso o proprietà dell’amministrazione comunale (uffici, scuole, Edilizia Residenziale Pubblica, ecc.) interventi di recupero energetico e di uso di fonti rinnovabili, rendendo obbligatori questi criteri in tutte le opere di manutenzione o ristrutturazione del proprio patrimonio da realizzare.
Il territorio eoliano è un patrimonio di grande valore per la sua ricca biodiversità, per la sua qualità ambientale e paesistica, per la presenza diffusa di beni culturali, storici e archeologici. Rappresenta quindi una risorsa fondamentale per la qualità della vita e dello sviluppo presente e futuro.
Le Eolie dotate di ricchezze culturali ambientali e sociali sono uno dei centri propulsori del turismo siciliano.
Il nostro territorio deve affrontare pressioni prodotte dalla crescente mobilità di persone e merci, dall'espansione estiva della popolazione, dal dissesto idrogeologico aggravato dai cambiamenti climatici e dalle diverse forme di inquinamento e di produzione di rifiuti.
Le possibilità di un futuro migliore e di un rilancio delle Eolie, sono strettamente legate alla capacità di valorizzare potenzialità e vocazioni del proprio territorio, con una visione in grado di cogliere le nuove sfide come opportunità.
I beni comuni ambientali, indispensabili alla vita, alla sua qualità e allo sviluppo stanno diventando risorse scarse, sottoposte a pressioni globali e a depauperamento dovuto ad un uso, spesso, improprio del territorio.
Cogliere la portata di queste nuove sfide è condizione necessaria per affrontarle, ma anche per offrire nuove risposte e nuove opportunità, cooperare ad un più esteso ed equo accesso ai benefici dello sviluppo e rispondere alla domanda di un numero ormai rilevante di “consumatori di turismo” maturi. Una parte rilevante del nostro sistema produttivo è costituito da piccole e medie imprese che operano in distretti con una forte caratterizzazione territoriale. Noi crediamo che uno sviluppo locale improntato all’offerta di un territorio-ambiente di qualità sia una leva fondamentale per il rilancio delle Eolie.
Un settore economico per noi rilevante, come quello turistico, può svilupparsi e sostenere una competizione internazionale sempre più accesa soltanto puntando sulla qualità integrata e multifunzionale del territorio. In definitiva, noi crediamo che la tutela dei beni comuni ambientali e la valorizzazione dei territori siano ormai un cardine della civiltà contemporanea, nonché un criterio generale per orientare lo sviluppo sociale ed economico. Si dovrà intervenire, in primo luogo, sulle grandi emergenze: i siti inquinati e da bonificare; le emergenze dell'abusivismo, attraverso bonifiche, riqualificazioni; la realizzazione o completamento delle reti fognarie e impianti di depurazione.

SVILUPPO - La nuova economia dovrà valorizzare tutte le capacità personali e
imprenditoriali di cui è ricco il nostro paese.In generale dovrà creare le condizioni di contesto necessarie per fare ripartire una crescita equilibrata, in armonia con il rispetto del territorio, al fine di rendere conveniente, alle imprese turistiche, artigiane e commerciali di investire sulla qualità dei servizi e sulla professionalità delle persone. La nuova amministrazione dovrà tenere presente, in ogni livello di programmazione, che l'ambiente e il territorio non sono solo “condizioni di compatibilità” per la crescita economica ma fattori di sviluppo. E questo vale in modo particolare per le Eolie, che hanno un giacimento ambientale e territoriale di straordinario valore. Noi crediamo che il rilancio economico del nostro paese sia legato alla capacità di valorizzare le grandi qualità culturali e ambientali del territorio sostenendo le loro vocazioni produttive, innestandovi le innovazioni necessarie per reggere la competitività con altri siti turistici.
Il successo della nuova politica economica si misurerà dalla capacità di perseguire congiuntamente questi obiettivi: - la difesa e la promozione dei beni comuni ambientali indispensabili alla vita e allo sviluppo; - l'uso efficiente delle risorse del territorio;- la creazione di infrastrutture e di sistemi di mobilità in grado di migliorare la qualità dei territori e degli abitanti. La piena e buona occupazione permetterà di valorizzare tutte le risorse personali del nostro territorio, a cominciare da quelle preziose dei giovani e delle donne, molte delle quali restano inutilizzate.

TRASPORTI URBANI - Una politica dei trasporti sostenibile.
Uno dei gravi limiti dello sviluppo eoliano è costituito dalla debolezza delle infrastrutture viarie e logistiche. I cittadini eoliani e le strutture ricettive si confrontano con una rete infrastrutturale, da tempo satura.Questo scenario sta producendo effetti drammatici e gravi disfunzioni sotto vari profili: impatto ambientale (posteggio selvaggio per carenze di parcheggi pubblici), consumi energetici ed emissioni di gas serra, problemi di sicurezza e vivibilità nell’area urbana (inquinamento acustico).
Per risolvere il problema della congestione sulle strade urbane, riteniamo opportuno valutare anche la possibilità di ricorrere a politiche atte alla disincentivazione dell'uso del mezzo privato per le zone più congestionate ( chiusura totale del centro storico) e sequestro di scooters posteggiati in aree non autorizzate (vicoli del centro storico).

Le proposte di Legambiente
- avviare una fase di monitoraggio, prevenzione e repressione dell’inquinamento acustico;
- avviare la realizzazione di nuovi parcheggi in una strategia complessiva di riqualificazione urbana;
- riordinare le regole per il trasporto merci (il sistema di aree, servizi e tempi per il trasporto merci nella città);
- organizzare, in maniera più efficace, gli spostamenti e gli interscambi dei pullman turistici nella città ma fuori dal centro storico;
- pedonalizzare tutto il centro storico.
La semi-pedonalizzazione del centro storico è stata una svolta preziosa e deve rimanere un punto fermo superando le resistenze di alcuni commercianti: anche perchè l’esperienza dimostra che un centro meno congestionato è un luogo dove si vive e si respira meglio ma è anche, alla lunga, un posto dove si va più volentieri per fare acquisti.
Certo, è rischioso in termini di consenso – provare a modificare cattive abitudini radicate tra i cittadini nello spostarsi in città. Ora sappiamo bene che il problema del consenso è una variabile importante, ma talvolta si ha l’impressione che le “amministrazioni” sottovalutino la ricaduta “di opinione” delle proprie scelte più innovative e invece sopravvalutino la diffidenza di interessi legittimi ma particolari.

TRASPORTI MARITTIMI - Migliorare la qualità, l'efficienza e la sicurezza delle infrastrutture
Indichiamo alcune priorità:
- intervenire in una revisione sostanziale di questa messa in sicurezza, dato che alcuni interventi sono palesemente superflui (p.e. porticello a lipari, ficogrande a stromboli) e altri che, così per come sono previsti, appaiono inconcludenti.- adoperarsi per la progettazione ed approvazione, in tempi brevi, di un Piano Regolatore dei Porti.
- investire sulle aree portuali e retroportuali nel rispetto dei massimi livelli di sicurezza, per l'assorbimento del nuovo flusso di traffico turistico da e verso le isole.
- incrementare e razionalizzazione i trasporti marittimi prevedendone l’integrazione con gli orari dei servizi sulla terraferma: pulman di linea, reti ferroviarie, voli aerei ecc.
I nuovi flussi dei traffici richiedono più che in passato l'unità nella integrazione e gestione dei mezzi di trasporto, delle infrastrutture, della pianificazione e gestione integrata degli orari.

MARE - Tutela e valorizzazione del mare e delle coste.
Un'altra ricchezza naturale che necessita di adeguate politiche di tutela e valorizzazione è il Mare.
Le Eolie posseggono un ricchissimo ecosistema naturale, assolutamente identitario, che offre anche un immenso valore economico-turistico. Negli ultimi cinque anni, a livello nazionale e locale, sono state soppresse o indebolite le strutture amministrative, tecniche e scientifiche che si dedicavano alla tutela del mare e le sanatorie edilizie del Governo hanno rilanciato un abusivismo costiero. Per contrastare questo impoverimento del patrimonio naturalistico marittimo e costiero, proponiamo di:
- rilanciare il “Piano delle Coste” come strumento per la tutela e salvaguardia del mare e delle coste;
- rilanciare e sviluppare la tutela degli ecosistemi di pregio a partire dalle Aree Marine Protette.
L'area marina protetta è una splendida opportunità, non è un elenco di divieti e ostacoli alle attività economiche ma rappresenta un’occasione d’oro per il rilancio delle attività legate alla fruizione del litorale, dai sub come vero paradiso delle immersioni, alle attività professionali come la pesca, garantita e riservata ai pescatori e alle imprese locali. L'occasione per aprire una serie di prospettive legate alla specificità e all’unicità di questo luogo, a partire dall’educazione ambientale con uno stretto rapporto con le scuole, punto di partenza irrinunciabile per la costruzione di una nuova cultura del mare.
Si dovranno adottare misure di incentivazione della piccola pesca, selettiva e a minore impatto, e dei relativi distretti, con le connesse attività di promozione anche culturale (pescaturismo), per la conversione dell'intero comparto con l'obiettivo della riduzione dello sforzo complessivo di pesca.
Il sistema delle aree naturali protette italiane costituisce uno strumento per la preservazione di risorse naturali primarie di rilevante importanza e un patrimonio straordinario da conservare e valorizzare. La conservazione e l'arricchimento del grande patrimonio della biodiversità è un criterio guida nelle politiche ambientali e di governo del territorio. Per tutelare tale patrimonio riteniamo necessario mantenere una elevata qualità ambientale dell'intero territorio e promuovere la naturalità diffusa. In questo contesto proponiamo che le reti ecologiche entrino nella pianificazione territoriale su area vasta, al fine di garantire sistemi di tutela diffusa ed integrata.

RIFIUTI URBANI - Una particolare attenzione dovrà essere riservata alle politiche per i rifiuti: la sfida della differenziata e del riciclaggio
Una situazione che si deve risolvere avviando misure che vadano oltre l'emergenza, superando la discarica come scelta prevalente anzichè residuale nella gestione dei rifiuti. Bisogna rilanciare la gestione ordinaria del ciclo dei rifiuti elaborando i piani con tavoli aperti alle Amministrazioni e ai cittadini, garantendo la più assoluta trasparenza e la massima partecipazione soprattutto nelle scelte adottate per localizzare gli impianti, accelerando la realizzazione di nuovi impianti per la raccolta differenziata, invece di pensare agli ampliamenti delle discariche a colpi di ordinanze.
Gli interventi potranno essere realizzati solo con un forte adeguamento della logistica a servizio della raccolta differenziata, aumentando le frequenze di svuotamento dei cassonetti, accompagnati da costanti iniziative di informazione e coinvolgimento di attori sociali ed economici, con costanti azioni di informazione e formazione a livello del sistema educativo scolastico nel suo complesso, con l’istituzione di adeguati servizi di sorveglianza e correzione di pratiche non adeguate (es. gli “ausiliari della raccolta differenziata”).
Anche su questi temi i cittadini si aspettano coraggio e tempestività per queste importanti scelte, mettendosi da subito al lavoro.
Le proposte di Legambiente per i rifiuti
- priorità alla raccolta differenziata
- ottimizzazione della raccolta per beni durevoli “bianchi” (elettrodomestici), beni durevoli “grigi” (elettrici, elettronici), accumulatori, pile, lampade a fluorescenza, sfalci e residui di gestione aree verdi.
- immediato adeguamento del parco impiantistico di nobilitazione e trattamento di recupero (compostaggio, frazioni merceologiche da conferire al riuso industriale).- promuovere la partecipazione dei cittadini e del sistema delle autonomie locali alle politiche per la gestione dei rifiuti, anche al fine di superare le gestioni commissariali d'emergenza;
- garantire la legalità, l'economicità e l'efficacia delle gestioni, con un elevato livello di tutela della salute e dell'ambiente. - dare impulso alla bonifica dei siti contaminati (valloni, sentieri ecc).
Inoltre, l'uso efficiente delle risorse, la minimizzazione dei rifiuti ed il potenziamento del riciclo, come già provato in importanti settori, hanno una crescente importanza non solo ambientale, ma anche economica.
La qualità ambientale deve costituire un criterio di riferimento fondamentale per una effettiva valutazione del rapporto costi-benefici, per un impiego razionale delle risorse, per la scelta delle priorità, per modalità decisionali in grado di valorizzare la partecipazione dei cittadini.

TURISMO - Sviluppo turistico programmato e pianificato.Il turismo a livello mondiale ha ripreso a crescere a ritmi sostenuti. Per essere competitivi e tornare a crescere dobbiamo affrontare i fattori critici della nostra offerta:
-aumentare la qualità dei prodotti;
-diminuire i differenziali di prezzo con i nostri concorrenti;
-rendere più agevole il raggiungimento delle destinazioni turistiche;
-contrastare il lavoro nero ed irregolare nel settore turistico. A questo fine, noi crediamo che occorrano alcuni specifici interventi strategici: -Insediamenti turistici maturi: in questo settore dobbiamo promuovere, come altri Paesi europei, la trasformazione urbana e territoriale di qualità.
-Creare dei distretti turistico-culturali ( borghi, antichi percorsi, enogastronomia)
-Riqualificare gli investimenti in funzione dell'allungamento della stagione turistica per i lavoratori e per le imprese
-Creare adeguate strutture, in tutte le isole, per nautica da diporto. Qualità dell'accoglienza: per innalzare lo standard qualitativo riteniamo necessari investimenti nella formazione del settore turistico, perché le Eolie diventino un polo capace di attirare persone qualificate da tutto il mondo. A questo scopo puntiamo a qualificare l'istruzione secondaria specialistica e ad utilizzare gli enti esistenti (CGIL- IAL CISL – ENAIP ecc) nella formazione permanente dei lavoratori, anche per favorire l'impiego qualificato dei lavoratori neocomunitari ed extracomunitari. Crediamo inoltre nella necessità di ampliare e qualificare l'offerta alberghiera, in modo che il turista possa scegliere con la piena consapevolezza dei prezzi e della qualità offerta.
Prezzi concorrenziali: crediamo in una politica di contenimento dei prezzi basata sul consequenzia- le aumento del grado di utilizzo delle strutture turistiche.
Proponiamo inoltre di potenziare la dotazione infrastrutturale e di adottare politiche commerciali innovative per contenere i prezzi e riqualificare l'offerta turistica.
Il punto di partenza è la creazione di un circuito virtuoso tra sviluppo economico e sviluppo sociale, tra diritti e crescita, tra competitività e giustizia.

SANITA’- Garanzia di servizi e prestazioni
Diritto alla salute significa una sanità pubblica che garantisca servizi e prestazioni, ma anche informazione e consapevolezza dei cittadini come soggetti attivi delle scelte; che mette al centro il valore della dignità della persona e della personalizzazione della cura; che unisce in un patto per la qualità i bisogni e i diritti degli operatori con quelli dei malati. Il diritto alla salute è un bene per le persone e un investimento per il paese.
Le nostre priorità, i nostri obiettivi sono i seguenti : Il cittadino al centro del sistema: la sanità che vogliamo cura e si prende cura della persona, l'accompagna e la sostiene rispettandone i diritti e la dignità. È una sanità che mette al centro il cittadino e non la prestazione, la globalità della persona e non le sue parti malate. Pensiamo ad un sistema che consideri il diritto alla salute un diritto di cittadinanza direttamente esigibile.

COESIONE SOCIALE
Solo un territorio che cresce può generare risorse sufficienti a garantire la sua stessa coesione sociale. Per raggiungere entrambi questi obiettivi è prioritario aumentare la dotazione e la qualità dei beni e servizi collettivi disponibili per i cittadini e per le imprese che operano nel Mezzogiorno: legalità e sicurezza, sanità e servizi pubblici, scuola e ricerca, trasporti e connessioni, servizi urbani.
Le scelte di fondo:
-puntare più sul rafforzamento dei beni collettivi, disponibili per tutti, che su trasferimenti ai singoli; -puntare più su azioni che cambino strutturalmente le condizioni sociali, ambientali, produttive che su azioni che compensino le difficoltà; Non è possibile raggiungere questi obiettivi in tempi brevi. Ma è possibile dare una chiara indicazione dello scenario cui si tende, proponendo una “profezia credibile”, cioè creando e alimentando la fiducia dei cittadini e delle imprese sulle prospettive di rilancio delle Eolie. Una “profezia credibile” sul suo futuro immediato e sullo scenario a lungo termine, che faccia rinascere la speranza e accelerare gli investimenti.
Bisognerà dare voce alle organizzazioni della società civile e coloro che sostengono la bandiera della legalità, in modo da creare una pressione sociale vasta, condivisa e permanente per un comportamenti individuali e collettivi. Noi crediamo contribuirà al rafforzarsi di quel recupero di identità, di autostima, di amore dei luoghi, che è in corso da tempo al Sud, che si è tradotto ad esempio in un sensibile sviluppo dell'associazionismo o in grandi manifestazioni condivise. Contribuirà a rafforzare progressivamente un rapporto di fiducia fra società, politica e istituzioni, restituendo autonomia alla società, cancellando la domanda e l'offerta di politiche e misure particolaristiche e clientelari. Garantirà ai cittadini come diritto quello che spesso è concepito come un favore.

Piero Roux
Legambiente Lipari
Apprendiamo da una notizia battuta dall’ANSA martedì 12 febbraio 2008 che la Magistratura haposto sotto sequestro un cantiere concesso dalla "Società Italiana per le Condotte d'Acqua"in sub-appalto a due ditte in odore di mafia.
"L'indagine sulla frana della costruenda galleria di Palizzi, nella ionica reggina, non riguarda solo aspetti di carattere amministrativo, ma fa emergere un quadro di rapporti pericolosi tra ditte appaltatrici e subappaltatori locali in odore di ndrangheta". E' quanto affermano fonti investigative dopo il sequestro del cantiere di Palizzi ordinato dai magistrati della Dda, Salvatore Boemi, Giuseppe Lombardo e Domenico Galletta. Dall'inchiesta, secondo quanto riferito dalle stesse fonti, sarebbe emerso un "sistema simile, e per certi versi, più pericoloso, di quanto venuto fuori in Sicilia con la vicenda Calcestruzzi". I carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale, al comando del col.Leonardo Alestra, stanno proseguendo le indagini per chiarire ogni aspetto del rapporto tra le due ditte appaltatrici locali, la Imc e la D'Aguì con i capi della cosca di Africo Nuovo capeggiata dal boss Giuseppe Morabito, "u tiradrittu", in atto detenuto. Dall'attività investigativa dovranno essere approfondite anche eventuali responsabilità dell'Anas e della "Condotte d'Acqua", vincitrice dell'appalto ”La Direzione Distrettuale antimafia di Reggio Calabria ha disposto lo stop dei lavori per la realizzazione del secondo lotto della statale 106 ionica, all’altezza dell’abitato di Palizzi. Per la realizzazione dell’importante infrastruttura sarebbe stato impiegato calcestruzzo di scarsa qualità rispetto a quanto, invece, previsto nel progetto iniziale. A fornire il materiale due ditte subappaltatrici individuate dalla Società Italiana per le Condotte d’Acqua Spa, ritenute vicine - secondo gli inquirenti - rispettivamente alla cosca dei Morabito-Bruzzaniti-Palamara e a quella dei Talia. Il materiale scadente impiegato nei lavori di costruzione avrebbe potuto incidere sulla tenuta strutturale dell’intera opera. A rilevarlo i tecnici nominati dalla procura antimafia. Dalle prove di resistenza compiute su alcuni campioni, è stato possibile constatare - infatti - come il calcestruzzo utilizzato non fosse a norma di legge. Quattro giorni fa la DDA aveva disposto già il sequestro degli uffici del cantiere. A fine dicembre, la prefettura aveva avviato una serie di accertamenti sull’integrità delle due ditte coinvolte. «Il sequestro - ha spiegato il procuratore facente funzioni, Francesco Scuderi - è stato disposto per interrompere una condotta di estremo allarme che avrebbe potuto provocare l'utilizzo delle opere solo dopo ulteriori interventi di adeguamento strutturale che avrebbero fatto lievitare i costi”. - Alla luce di questo gravissimo evento che dovrebbe porre dei dubbi sul modus operandi della Società Italiana per le Condotte d’Acqua Spa;
- Visto il parere sfavorevole dell’Unesco;
- Considerata l’opinione contraria dei cittadini eoliani che si sono opposti al progetto tramite una raccolta di 1.300 firme;
- Considerato altresì che è in corso d’opera il prolungamento del molo lato sud di Marina Corta ed in fase di realizzazione (dovrebbe partire a breve) la costruzione del molo foraneo di Sottomonastero che risolverebbero in gran parte il problema degli approdi;

Chiediamo al Sindaco di Lipari, Dott. Mariano Bruno, se non ritiene opportuno rivedere le sue posizioni sul progetto del Mega Porto e, sciogliendo la società con Condotta d’Acque Spa, restituire alla fruizione dei cittadini eoliani i beni ceduti per 50 anni (Case Gialli ed ex biglietteria aliscafi di Marina Corta)a titolo di quota societaria.

Nessun Sindaco, nella storia eoliana ha mai ceduto territorio a stranieri, cosa che Mariano Bruno e la sua amministrazione hanno fatto, in nome del progresso e nell’illusione che sia corretta l’equazione: più turisti più ricchezza.

Per anni gli eoliani si sono cullati nell’illusione di una crescita economica inarrestabile e nella idea di una società del benessere potenzialmente senza limiti.
Oggi dobbiamo comprendere che la nostra sola ricchezza è l’ambiente -quale unica merce di scambio -e dobbiamo tenerne conto se vogliamo continuare a “vivere dignitosamente le nostre isole”.


Piero Roux Legambiente- Lipari

Marina lunga

Marina Lunga com'è......


Marina Lunga come sarà...






Marina corta com'è....e come sarà.....

Marina corta oggi:

Marina corta domani.....

A voi i commenti.......

megaporti a Lipari

Il Circolo Legambiente di Lipari osserva ed accoglie favorevolmente il dibattito democratico che si sta sviluppando tra le forze politiche e culturali presenti sull’isola, intorno al progetto di riqualificazione della portualità dell’arcipelago e, in particolare, della proposta di ridefinizione del porto commerciale, passeggeri, della pesca e della nautica da diporto, che coinvolge tutta la zona costiera da Marina Corta a Pignataro.
Il presente documento nasce da un confronto interno ed intende essere un’apporto di idee e di posizioni utile al dibattito democratico in atto.
Il Circolo Legambiente di Lipari, consapevole dell’importanza della scelta del turismo come attività economica trainante, per le Isole Eolie, e della necessità dello sviluppo di una portualità adeguata all’accoglienza turistica, si interroga con grande preoccupazione sulle effettive opportunità (per chi?) che questo progetto presenta anche dal punto di vista economico e soprattutto se dette opportunità valgano quest’enorme sacrificio ambientale, forse irreversibile.
Pertanto, anche recuperando finalità e strumenti del Piano Paesistico Territoriale, che, ai punti 9 e 10 dell’art. 3 propone di “individuare… azioni e provvedimenti amministrativi necessari per… individuare gli elementi critici e disciplinarne la compatibilità paesistica all’interno dei processi
di formazione degli strumenti di pianificazione generale e settoriale,

CI CHIEDIAMO

Il diportismo è veramente una vocazione primaria dell’arcipelago?
Chi beneficiare di questo servizio?
Come avverrà la fruizione del mare da parte degli isolani?
Sarà veramente garantito il turismo invernale?
Quale pianificazione economica supporta detto progetto?

Dal momento che non è difficile immaginare l’impatto prodotto dalla cementificazione costiera ad opera di una struttura alta 4,5 mt che va da Marina Corta a Pignataro (ci chiediamo)
Come sarà percepita l’isola da chi arriva?
Come si vedrà il mare dalla costa?
Non si sta creando un detrattore estetico-percettivo che stravolge l’identità del sito?
Siamo quindi favorevoli a tutte le iniziative democratiche che aiutino il confronto e la partecipazione per la formazione di opinioni corrette; siamo favorevoli a mettere in atto strumenti legali ed amministrativi che blocchino l’espropriazione da parte di interessi esterni, di beni e valori forieri di ricchezze complessive ambientali ed economiche; pensiamo che la fruizione di detti beni e valori debba essere estesa il più possibile a tutti e che la conservazione degli stessi debba essere un impegno comune di tutti.
Cosa proponiamo:
Realizzazione del porto commerciale Sottomonastero fruibile tutto l’anno in qualsiasi condizione meteomarina
Sviluppo di protezione frangiflutti a difesa dei pontili galleggianti
Per Pignataro: sviluppo del braccio esistente e chiusura con braccio sud per la creazione di circa 200 posti barca